T O P I C R E V I E W |
Paolo Lupano |
Posted - 12 April 2015 : 17:10:25 Dal Märklin Magazine 06/2014 pag.20
Traduzione dal tedesco (ho cercato di fare del mio meglio)
La Memory si aggiorna
L'attuale software di aggiornamento rende la Central Station 2 ancora più efficiente: senza precedenti e così semplice l'allestimento di itinerari e automatismi.
Lo sviluppo del mondo dei giochi mfx+ è uno degli elementi di spicco dell'update di quest'anno per le Central Station 60213, 60214 o 60215. Questo sviluppo sottolinea quanto sta alla base della ferrovia modello di oggi: il divertimento. La simulazione realistica del gioco è sempre stata un pilastro del divertimento della ferrovia in miniatura. Grazie all'elettronica di oggi ci muoviamo in dimensioni che fino a pochi decenni fa non avremmo neanche osato sognare. Un esempio per una simile pietra miliare nello sviluppo della moderna tecnica di comando è la Memory nella Central Station. Finora la sua tecnologia era fortemente improntata sulla memory 6040 che dal 1986 ha completato il sistema digitale sulla Central Unit 6020. Allora aveva offerto del tutto nuove possibilità che fino a quel momento si potevano realizzare con il sistema analogico solo in modo dispendioso e quindi venivano prese in considerazione solo per un piccolo numero di utilizzazioni. Questo apparato all'inizio è stato implementato anche nella Central Station. Tuttavia in queste commutazioni sono stati aggiunti solo articoli elettromagnetici.
Con gli aggiornamenti software del 2014 la Central Station si è evoluta enormemente. I più importanti punti sono: adesso si possono integrare nelle sequenze anche ordini di marcia e di commutazione per le funzioni delle locomotive; l'inserimento di intervalli consente il calcolo del tempo dei processi di commutazione; tutti gli ordini di commutazione possono adesso essere integrati ripetutamente e in posizioni differenziate. Un piccolo esempio serve a spiegare entrambe le due ultime possibilità. Su molti impianti ferroviari la stazione viene messa in sicurezza attraverso un segnale d'ingresso. Non appena il treno che entra ha passato il segnale, questo deve essere messo automaticamente nella posizione di alt affinchè il treno successivo che deve entrare si fermi davanti ad esso.
Finora questa azione è stata realizzata attraverso un contatto Reed o un binario di commutazione dopo il segnale di ingresso. Così veniva azionato un itinerario che commutava di nuovo il segnale d'ingresso nella posizione di treno fermo. Grazie all' attuale aggiornamento del software questo si può ora regolare a tempo e elegantemente. Sugli itinerari che sono competenti per l'ingresso di un treno su ciascun binario di stazione viene impostato principalmente come ultimo ordine il segnale d'ingresso sulla posizione via libera e procedere lentamente. Ora dopo quest'ordine viene programmata un'idonea pausa e quindi l'ordine di commutazione del segnale su arresto treno. Il treno che entra ha abbastanza tempo durante la pausa impostata per abbandonare la zona del segnale e per il treno che segue il segnale d'ingresso sta di nuovo nella posizione di alt. E tutto questo senza punti di contatto o contatti Reed: una vera vittoria per tutti i fermodellisti che possono controllare il loro impianto puramente in modo manuale in base agli ordini della Memory.
Ma veniamo ora alla parte interessante con l'integrazione degli ordini alle locomotive. Anche qui vogliamo vedere più da vicino questa possibilità con un piccolo esempio. Un classico schema di impianto è la stazione di passaggio rappresentata da una tratta a doppio binario da cui parte una linea secondaria a binario unico fino ad una piccola stazione terminale. Mentre il modellista si preoccupa dello svolgimento del traffico viaggiatori nella stazione di passaggio, per il movimento sulla ferrovia secondaria il controllo viene effettuato in modo automatico. Questo era fino ad ora già possibile con il controllo dei treni pendolari della Central Station ma con una limitazione: l'esercizio sulla tratta secondaria doveva sempre essere svolto dagli stessi treni . Nella stazione secondaria due locomotive dovevano pendolare alternativamente verso la stazione principale e questo non avveniva con il sistema di pendolamento automatico della Central Station. Adesso questo si può fare del tutto in modo semplice, del tutto senza contatti e binari di commutazione. L'intera sequenza viene eseguita facilmente e memorizzata in un itinerario. A ciò sono possibili in aggiunta le seguenti integrazioni che formano oggi l'intero procedimento in modo più realistico: L'accensione e lo spegnimento del motore all'arrivo possono naturalmente venire integrati nella sequenza. Altre funzioni della locomotiva come l'accensione delle luci, il fischio, l'annuncio di stazione, il rumore di chiusura delle porte ecc. possono allo stesso modo essere integrati nella sequenza. La velocità dei modelli può essere variata a piacere durante il funzionamento nel percorso. Per esempio può essere preimpostata in anticipo una velocità più lenta nella zona di avvicinamento alla stazione e integrata nella sequenza. Durante la sequenza sono ipotizzabili tutte le azioni possibili che poi devono essere regolate a tempo e registrate. L'importante è che alla fine ci si ritrovi di nuovo alla situazione iniziale. Anche la direzione di marcia dei treni e tutte le funzioni devono essere regolate come all'inizio della sequenza. Suggerimento: preparatevi uno schema in cui siano contenuti tutti i passaggi importanti. Nel nostro esempio è stato preparato il prospetto che segue: 1. Accensione del motore del VT 98 in Bad Nebenhausen 2. Accensione dell'illuminazione frontale e interna del VT 98 3. Piccola pausa di cinque secondi 4. Annuncio di stazione ”attenzione le porte si chiudono” 5. Fischio del capotreno per la partenza 6. Impostazione della velocità a 40 Km./h 7. Dopo l'ultimo scambio di Bad Nebenhausen aumento della velocità a 70 Km./h 8. Riduzione della velocità a 40 Km prima del primo scambio di Hauptlingen 9. Arresto del treno al binario 1a eccetera. Naturalmente si può integrare nel processo anche l'inserimento di scambi e segnali. Ma occhio: tutto quello che viene incluso nell'itinerario sul plastico deve essere salvato. Va da sé che durante l'allestimento di questo itinerario nessun'altra attività di gioco può essere avviata. La stessa costituzione dell'itinerario è concepita in modo non complicato: noi andiamo nella zona di configurazione della Memory, scegliamo un itinerario libero e cominciamo ad eseguire la registrazione. Non è mai stata più facile l'aggiunta di una commutazione automatica. Alla fine salviamo l'itinerario e possiamo poi ripetere esattamente la sequenza registrata con la pressione di un pulsante. Le informazioni registrate si possono più avanti ancora correggere, arricchire o rimuovere. L'intera sequenza può in ogni momento essere ottimizzata. Però si deve fare attenzione a quanto di cui ai seguenti punti: Le locomotive devono essere adattate nelle loro caratteristiche come ritardo di partenza e ritardo di frenata o velocità massima secondo il proprio gradimento. In successivi cambiamenti anche solo di uno di questi parametri si deve oltre a ciò rivedere di nuovo l'intero itinerario. Nei treni con installato il ritardo di avviamento e di frenata la simulazione del ritardo di avviamento e di frenata, deve essere fatta attraverso l'icona della Central Station. Devono essere sfruttati solo i ritardi di avviamento e frenata dei CV interni. Per la preimpostazione della velocità è raccomandabile che la desiderata velocità sul tachimetro sia selezionata servendosi dello stilo in dotazione. Regolando la velocità con le manopole, vengono registrati molti livelli di velocità intermedi.
Adesso possiamo attivare in ogni momento la nostra sequenza mediante la pressione di un pulsante tuttavia sempre e solo una volta. Come, al contrario, aggiungere molteplici attivazioni, lo presenteremo nel prossimo numero. |
10 L A T E S T R E P L I E S (Newest First) |
Luca Peloso |
Posted - 17 May 2015 : 15:49:22 quote: Originally posted by Stefano Spina
Grazie Paolo, finalmente possiamo avere delle traduzioni comprensibili relative ad aspetti tecnici nei quali l'aprossimazione non aiuta di certo la comprensione. Io mi sono permesso di riunire le attuali tre traduzioni in un unico file in formato PDF, cosa questa che rende più agevole la lettura; mi riservo di aggiungere le ulteriori traduzioni che tu vorrai pubblicare. Se siete interessati lo metto volentieri a disposizione.
Stefano
Sicuramente è un contributo importante per tutti gli appassionati. L'associazione ringrazia
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Paolo Lupano |
Posted - 17 May 2015 : 12:12:55 Perfetto! Paolo |
Stefano Spina |
Posted - 17 May 2015 : 11:49:18 Grazie Paolo, finalmente possiamo avere delle traduzioni comprensibili relative ad aspetti tecnici nei quali l'aprossimazione non aiuta di certo la comprensione. Io mi sono permesso di riunire le attuali tre traduzioni in un unico file in formato PDF, cosa questa che rende più agevole la lettura; mi riservo di aggiungere le ulteriori traduzioni che tu vorrai pubblicare. Se siete interessati lo metto volentieri a disposizione.
Stefano |
Paolo Lupano |
Posted - 17 May 2015 : 08:29:36 Si può essere un po' di più?
Il mondo digitale odierno offre ai fermodellisti un'abbondanza di possibilità di cui 30 anni fa, all'epoca dei pionieri della gestione di tanti treni, nemmeno ci si sarebbe potuti sognare.
Nondimeno il team di sviluppo di Märklin continua a sorprendere con sempre nuove integrazioni che rappresentano qualcosa di più della spesso citata ciliegina sulla torta. Con le novità dell'autunno 2014 gli sviluppatori di software di questo team hanno realizzato un software per PC con cui si può integrare il computer di casa come ulteriore apparato nell'attività di controllo dei treni. Ma questo software ha in aggiunta un secondo effetto positivo. Poichè esso funziona anche in modalità Demo, cioè senza collegamento al plastico, il principiante può utilizzare questo programma come versione da allenamento per imparare a conoscere le diverse possibilità di controllo dei treni. Il software è disponibile gratuitamente e colui che è interessato al digitale può, prima dell'acquisto di una Central Station 2, approfondire ed esplorarne la filosofia operativa su di un'interfaccia facile da usare.
Per installare il programma sul proprio computer deve essere scaricato il software di installazione dal sito Märklin. Si vada sul sito Märklin.de nel menù prodotti, scegliete il file “”Tools & Downloads” e là il sottomenù “Software Updates”. Se scorrete sul sito verso il basso fino al punto 5) Central Station Program auf dem Windows PC, si prega di leggere prima le clausole di licenza sull'uso del software. Se le accettate cliccate sulle appropriate finestre di input. Si apre la completa area di download in cui scegliete il file “CS2_ set up.exe” e lo installate e salvate sul vostro computer.
Il PC verrà agganciato tramite collegamento LAN direttamente alla Central Station. E' naturalmente possibile anche l'integrazione dei due apparati nella rete di casa.
Avviando il software rimaniamo al primo passo, in modalità demo, senza collegamento alla Central Station. Per prima cosa vediamo il ben conosciuto display di utilizzo della Central Station con i sottomenù “Keybord”, “Layout”, “Memory”, “Setup” e i controller attivi. C'è nell'utilizzo di quest'area un'importante differenza. Cliccate come prima cosa il menù “Layout”. Si apre ora una nuova finestra che potete posizionare in qualsiasi posto sul vostro schermo. Ma il layout offre ancora un ulteriore vantaggio. Può essere anche ingrandito. Si apre il già installato esempio della stazione di Göppingen. Con la misura standard si vede solo una parte di questo pannello di controllo schematico dei binari. Ora sul computer si può vedere con un unico colpo d'occhio l'area completa. Questo è chiaramente solo uno dei possibili campi di applicazione per questo software. I possessori di un impianto di più grosse dimensioni saranno contenti di avere a disposizione l'utilizzo di una più vasta area per le operazioni di commutazione di segnali e scambi.
Per ogni locomotiva selezionata sui due schermi di controllo, c'è ora il simbolo per richiamare un'ulteriore schermata delle locomotive mfx+ che finora abbiamo potuto richiamare solo sulla Central Station. Per questo modello in modalità mfx+, come per diversi altri modelli in modalità “demo”, si apre realmente con la scelta di questo simbolo la postazione di guida mfx+ con la sua realistica postazione di guida. Per questo il nuovo software per PC è la buona soluzione per mettere a punto e presentare l'interfaccia utente di una loco mfx+. Per ogni altra loco mfx, MM2 o DCC si apre una finestra operativa standard per il controllo di questo tipo di loco. Lo schermo può essere pertanto utilizzato per la maggior parte dei sistemi di marcia. Chi vuole intervenire continuamente su più locomotive, può adesso farlo, senza grossa spesa, grazie a questo software. Per l'interazione con la Central Station occorre garantire che le versioni software su entrambi gli apparati coincidano. Dall' inizio del 2015 la versione software è la 3.8.
Nuovi segnali per una ancora maggiore aderenza al prototipo Non soltanto l'interfaccia operativa è stata sviluppata ulteriormente. Anche nel campo degli accessori si è fatto un ulteriore passo in avanti finalizzato ad una ancora più realistica realizzazione del prototipo nella scala 1:87. Nuovi tipi di segnali luminosi è la parola magica che entusiasma molti fermodellisti sin dalla loro presentazione. Ma quale dei due tipi di segnali preferire dipende da molti fattori. Il punto più rilevante è l'ambientazione cronologica del proprio impianto. Ma ci sono anche ragioni pro o contro ciascun tipo che dipendono semplicemente dal punto di vista del fermodellista. Il fermodellista, infatti, in molti casi guarda al segnale non dal punto di vista del macchinista ma da quello del propria funzione di controllo personale. Qui i segnali ad ala hanno un vantaggio rispetto a quelli luminosi: l'aspetto del segnale ad ala è più facile da rilevare anche da differenti punti da cui lo si guardi. Chi possiede un plastico trasportabile preferisce di solito i segnali luminosi per la loro superiore robustezza dovuta alla mancanza di cinematismi. Ma a qualunque tipo di segnale rivolgiate il vostro interesse, nell'assortimento Märklin trovate la risposta adatta. Per prima cosa vogliamo concentrarci sui nuovi segnali ad ala. L'assortimento contiene accanto ai segnali principali anche adatti segnali di preavviso. Fra i segnali principali distinguiamo prima di tutto un tipo ad una ala ed uno a due ali. In aggiunta le due versioni ci sono o con palo sottile o con palo a traliccio. Complessivamente perciò ci sono quattro segnali principali. Tutti questi segnali sono già dotati di un decoder digitale in modo tale che possono essere collegati a una Central Station o ad una Mobile Station 60653 senza apparati aggiuntivi. Si deve ora determinare l'indirizzo adatto per il segnale tramite alcuni interruttori di codifica. Questo inserimento di indirizzo funziona anche come commutatore di codifica sul segnale stesso. A dimostrazione del vantaggio di questa soluzione: si può sapere in ogni momento quale effettivamente sia un indirizzo. Vi è tuttavia una limitazione per chi utilizza gli indirizzi DCC al di là del campo di indirizzi che va da 0001 a 0511. Gli indirizzi che vanno da 0512 a 9999 sono infatti programmabili solo elettronicamente. La maggior parte dei fermodellisti dovrà probabilmente attribuire un indirizzo a meno di 512 articoli elettromagnetici e dovrebbe pertanto utilizzare in primo luogo questo spazio di indirizzi.
La seconda domanda importante è il tipo di formato digitale. L'utilizzatore di una Control Unit 6021 non ha nessun aiuto in questa scelta in quanto l'MM2 è l'unico formato digitale messo a disposizione dal suo apparecchio. Invece gli utilizzatori delle attuali Mobile Station e Central Station possono usare a loro scelta entrambi i formati (MM2 e DCC). Essi dovrebbero poter decidere al meglio per uno dei due formati grazie alle nostre sperimentazioni. I fermodellisti Trix probabilmente decideranno nella maggioranza dei casi per il sistema DCC mentre per il fermodellista Märklin il formato MM2 rappresenta il segnale digitale familiare. Del resto una volta in funzione, fra le due forme di utilizzazione non si rileva alcuna differenza. Quale formato dati utilizzare lo si decide semplicemente con il posizionamento dell'interruttore di codifica 10. Se questo viene messo in posizione “off “= sotto allora il segnale funziona secondo il protocollo MM2. Se l'interruttore è invertito su “on”= sopra allora viene scelto il formato DCC. Il posizionamento standard di serie è su “off” e quindi sul formato MM2. L'indirizzo da attribuire viene assegnato tramite i tasti di commutazione da uno a nove (n.d.r.:come un qualunque decoder per scambi). -omissis per ragioni di chiarezza tecnica delle quattro righe successive- Nel prossimo Märklin Magazine i nuovi segnali ad ala saranno completamente illustrati e installati sul plastico. Laddove non potrà naturalmente mancare un modulo di frenatura 72442. |
Paolo Lupano |
Posted - 14 April 2015 : 07:54:56 Per ciascuna funzione devi impostare un tempo d'azionamento di almeno 1 secondo per la cui determinazione devi tenere lo stick di plastica appoggiato per qualche secondo sull'icona fino a quando non si apre una finestra su cui impostare il valore che vuoi. |
Marino Di fazio |
Posted - 13 April 2015 : 18:52:34 Ho fatto una piccola prova, ho programmato in un tratto rettilineo l'avvio di una loco prima a 50km/h poi a 100 di nuovo a 50 e poi in stop, ho invertito la direzione e la ho fatta tornare al punto di partenza con la stessa sequenza di velocita. Questa sequenza viene memorizzata nella memory, premendo il tasto del percorso appena memorizzato la loco fa le stesse operazioni, mi aspettavo che arrivasse nello stesso punto da dove era partita in realtà si ferma un po prima. Non sono riuscito a fare fischiare la loco, tutte le altre funzioni della loco pare non si possano memorizzare. Continuerò a fare prove. |
Paolo Lupano |
Posted - 13 April 2015 : 17:26:16 Devi programmare per ciascuna loco. Ciascuna loco va messa dentro un suo proprio itinerario (per esempio: A1 o G2). Paolo |
Luca Peloso |
Posted - 13 April 2015 : 12:48:21 quote: Originally posted by Paolo Lupano
In sostanza hanno introdotto la possibilità di di controllare il traffico ferroviario sfruttando a proprio piacimento gli intervalli di tempo. Ho iniziato a sperimentare sul mio plastico quanto descritto dalla Märklin.....faccio un esempio: un po' prima del passaggio a livello la loco suona perchè io ho impostato detta funzione sfruttando un idoneo spazio temporale nella sequenza che ho elaborato. Paolo
Intanto grazie per l'opera di traduzione, l'argomento è molto interessante. Sapevo degli aggiornamenti ma non sono ancora riuscito a giocarci un po'.
Ho un dubbio per quanto riguarda il richiamo delle funzioni specifiche della loco. Sei legato ad una loco specifica od il comando vale per tutte le loco? Devi programmare per ciascuna loco oppure la programmazione è unica per tutte?
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Paolo Lupano |
Posted - 13 April 2015 : 10:41:48 Memory, vieni a giocare con me
Con l'attuale aggiornamento per la Central Station 2, riesce facile giocare, si riesce a programmare facilmente anche complesse situazioni d'esercizio.
Stabilire itinerari è da oltre 20 anni il servizio fornito da molti impianti digitali. In primo piano fino ad ora vi era nella Memory solo la commutazione di articoli elettromagnetici come scambi e segnali: ora la Central Station 2 offre in aggiunta la possibilità di integrare in questa sequenza comandi di guida o di commutazione per locomotive. Nei precedenti numeri abbiamo già fatto conoscenza con la facilità di questo inserimento: con l'aggiunta di un itinerario sarà facilmente eseguita la completa sequenza, questo può in definitiva successivamente sempre essere riprodotto premendo un pulsante.
Teoricamente si potrebbe intraprendere con questo metodo anche un complesso esercizio di gioco. Ma spesso è più interessante suddividere questa sequenza in più parti e poi mettere insieme il tutto in una specie di coreografia di un unico pezzo. Anche la strada per distribuire gli itinerari sopra i contatti è libera.
Sull'esempio di una stazione nascosta vogliamo spiegare brevemente questo. Sopra tre binari stanno tre treni che devono uno dopo l'altro fare un giro per ritornare successivamente di nuovo nel rispettivo binario di servizio della stazione nascosta. Nel corso del giro noi possiamo sfruttare tutte le possibili funzioni delle locomotive. Prima di un passaggio a livello suona la tromba della locomotiva, l'illuminazione viene accesa solo durante il passaggio e solo i treni passeggeri si fermano alla piccola stazione, mentre il treno merci oltrepassa questa stazione correndo.
Nella stazione nascosta i treni si fermano da soli per l'azione di un decoder m84. Teoricamente si potrebbe anche facilmente far fermare le locomotive agendo su di un comando di guida. Ma se questo automatismo ricorre in continuazione la velocità della locomotiva può cambiare lievemente ad esempio perchè il motore si è scaldato. Con il controllo del tempo, che noi abbiamo impostato all'inizio, si potrebbe far sì che la locomotiva vada oltre un po' meno. Ad un certo punto l'aggiungersi di queste variazioni comporterebbe il verificarsi di uno scontro nella stazione nascosta. Forse è più sensato sfruttare sezioni di segnale senza corrente per far sì che durante l'intero svolgimento si pervenga effettivamente sempre ad una specifica situazione.
Procedura automatica Fin qui la teoria, ora la pratica. Prima prepariamoci tre itinerari in base ai quali ogni volta i tre modelli facciano il loro giro e ritornino di nuovo al punto di partenza. Dobbiamo anche mettere gli scambi di uscita dalla stazione nascosta, anche attivare la fornitura di forza motrice dei corrispondenti binari, accendere anche le desiderate funzioni sulle loco e partire. Il treno si trova completamente fuori dalla stazione nascosta, noi spegniamo di nuovo la corrente di trazione su questo binario. Sulla tratta noi possiamo adesso cambiare la velocità, arrestare il treno, regolare le funzioni nelle loco e molto di più. Prima che raggiungiamo la stazione nascosta, dobbiamo assolutamente regolare gli scambi d'ingresso. Il treno si ferma automaticamente sul corrispondente binario – ma lo specialista riduce prima la velocità delle loco, affinchè non si fermino troppo bruscamente nella stazione nascosta. Importante: non dimenticate che tutte le funzioni delle locomotive (tipo la luce) che voi avete inserito, allestendo questo itinerario, siano spente entro e non oltre il ritorno.
Per generare da questi tre itinerari una procedura automatica, ci sono due strade differenti. Nella prima installiamo su ogni binario della stazione nascosta un contatto Reed che ogni volta possa attivare nella Memory un itinerario tramite un L88 o s88. Noi piazziamo questo contattore Reed all'inizio di ogni tratta di binario e montiamo il magnete di contatto sugli ultimi vagoni di ciascun treno. Assicuriamoci che prima che possa iniziare l'itinerario successivo l'ultimo vagone del treno che precede si trovi completamente nel binario di ricovero della stazione nascosta. Il treno che entra al binario 1 attiva ora l'itinerario che permette al treno sul binario 2 di fare il suo giro. Questo treno di nuovo attiva l'itinerario sopra il contatto nel binario di ricovero che permette al treno sul binario tre di partire. Questo treno viene sopra il contatto, e così inizierà di nuovo l'itinerario per il primo treno e l'intero ciclo potrà di nuovo cominciare dall'inizio.
Combinare gli itinerari L'altra alternativa è l'aggiunta di un ulteriore itinerario in cui noi in una successione a piacere integriamo i tre itinerari. Diamo ai nostri tre itinerari nella Memory la denominazione A1, A2, A3. Aggiungiamo semplicemente un itinerario A4 in cui integriamo in una successione a piacere gli itinerari A1, A2 e A3. Esattamente in questa successione vengono poi uno dietro l'altro attivati questi itinerari. Importante: per ciascun itinerario dobbiamo creare un tempo di attesa, perchè l'itinerario che segue non venga attivato subito. Supponiamo che le tre locomotive di volta in volta necessitino di 90 secondi per ogni giro. Allora il tempo di attesa dovrebbe essere perlomeno di questi 90 secondi.
Impostare i tempi di attesa Nel nostro esempio aggiungiamo un nuovo itinerario A4 su cui impostiamo uno dopo l'altro gli itinerari A1, A2 e A3. Ora noi schiacciamo più a lungo sulla registrazione dell'itinerario 1. Dopo poco tempo si apre una nuova finestra su cui noi possiamo aggiungere il tempo di attesa. Noi ne impostiamo il valore a 120 secondi. Questo tempo di attesa sarà di volta in volta integrato nelle registrazioni per gli itinerari A2 e A3 nel nostro itinerario A4.
Se noi ora azioniamo l'itinerario A4 vediamo che su questo itinerario appare un punto blu. Questo colore è nuovo e significa che l'itinerario è in esecuzione. Contemporaneamente questo punto blu compare anche sull'itinerario A1. Se questo itinerario si è completamente svolto si spegne l'indicazione sull'itinerario A1. L'itinerario A2 non sarà attivato prima che il tempo di attesa di due minuti sia terminato. Anche su questo itinerario noi ora vediamo un'indicazione blu. Quando l'intero ciclo si è concluso si spegne anche l'indicazione sull'itinerario A4. Per sperimentare ora più volte l'intero ciclo uno dietro l'altro, si possono anche più volte incorporare i singoli itinerari nell'itinerario A4. La successione può essere scelta liberamente, ad esempio “ A1-A2-A3-A1-A3-A2-A2-A1”.
Molteplici possibilità Ora, come nel traffico ferroviario vero, diversi treni non viaggiano alla stessa velocità. Anche questo è possibile regolare con la Central Station 2. Potete infatti per ciascuno dei tre treni impostare differenti itinerari in cui questi modelli si comportano in modo differente. In un itinerario il modello va più veloce, nell'altro più piano. Una volta il modello va con l'illuminazione accesa, una volta senza. In un treno navetta è persino possibile in un ovale far girare questo treno una volta a destra e una volta a sinistra. Avete visto che si possono programmare molteplici scenari che non sono solo interessanti per plastici da esposizione. In maniera semplice voi impostate sequenze d'esercizio coordinate in base alle quali l'osservatore non possa riconoscere la sistematicità che c'è dietro questa sequenza. Nè la successione dei treni, né il comportamento di questi treni sul circuito sono prevedibili per l'osservatore. Sicuramente ci saranno facce meravigliate e sguardi interrogativi. Anche i differenti intervalli di tempo che si delineano nella sequenza sono un elemento molto importante della creazione. Mentre i modelli in base ai precedenti automatismi erano spesso in giro in circuito uno dietro l'altro con uguale velocità e uguale cadenza, adesso si concretizzano realistici spazi temporali con traffico intenso e diradato. Siete voi il regista e decidete voi quale deve essere la sequenza su ciascun impianto. E anche su impianti di più piccole e medie dimensioni su cui l'automatismo veloce di prima gestiva noiose sequenze, sono adesso possibili rappresentazioni operative varie.
In tutti i casi è importante tuttavia una preparazione scrupolosa. Fatevi in anticipo un'idea sufficiente di quale rappresentazione operativa volete combinare. Createvi nel miglior modo possibile per ciascuna di queste sequenze una propria tabella. Solo così potrete ripercorrere dettagliatamente il comportamento dei singoli itinerari e creare nuovamente nuove composizioni.
Nel prossimo capitolo sulle possibilità della Central Station 2 metteremo a fuoco due temi. Nel primo chiariremo quali possibilità offre il nuovo software per computer sul collegamento al sistema di un PC, nell'altro si può provare a dimostrare la nuova generazione di segnali digitali: un articolo accessorio che è stato atteso con impazienza dalla maggior parte dei modellisti. |
Paolo Lupano |
Posted - 13 April 2015 : 10:40:59 In sostanza hanno introdotto la possibilità di di controllare il traffico ferroviario sfruttando a proprio piacimento gli intervalli di tempo. Ho iniziato a sperimentare sul mio plastico quanto descritto dalla Märklin.....faccio un esempio: un po' prima del passaggio a livello la loco suona perchè io ho impostato detta funzione sfruttando un idoneo spazio temporale nella sequenza che ho elaborato. Paolo |
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