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T O P I C    R E V I E W
Staff Posted - 01 November 2012 : 23:03:39
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3   L A T E S T    R E P L I E S    (Newest First)
albertomocchi Posted - 30 May 2023 : 10:48:49
bellissimo racconto Piero anche io ho avuto la fortuna di condividere la passione dei treni con mio papa' io il primo incontro con i trenini non me lo ricordo perche' ero piccolissimo e per un maledetto evento per cui devo la vita alla mia nonna materna (sono rimasto attaccato con le manine alla prolunga del treno ) i treni sono rimasti nascosti nello stanzino fino a che non ho avuto 12 anni dopo ripetute insistenze
fino ad allora avendo trovato nello stanzino il catalogo marklin di mio papa' fantasticavo sfogliando le pagine e non capivo perche' nessuno ne parlasse

Alberto
Alberto Pedrini Posted - 30 May 2023 : 08:22:15
Questa è da incorniciare
Piero Chionna Posted - 29 May 2023 : 08:12:49

Ci sono giorni ....

Ci sono giorni in cui i pensieri prendono il sopravvento e ti fanno tornare indietro nel tempo, all'infanzia e a quel primo trenino elettrico che poi è diventato il compagno di giochi di tutta la vita, un compagno che tante volte è stato capace di dare un po' di serenità anche nei momenti più bui.
L'altra sera, in uno di quei momenti in cui la tristezza prende il sopravvento, nella mente ho rivisto nitida l'immagine della cucina della vecchia casa di ringhiera di Alessandria, al numero 8 di via Pistoia, e ho rivisto il volto felice di mio padre che entra in casa con la confezione iniziale azzurra della Märklin, quella con la 3029, le vetture a due assi, il piccolo ovale e il trasformatore blu. L'ho rivisto mentre monta i binari sul tavolo della cucina spiegandomi la presenza di quei puntini tra le rotaie e di quel pattino sotto la locomotiva. Ho rivisto quel vecchio catalogo aperto sulla pagina della 3029, quello stesso catalogo che ancora conservo e su cui tanto ho sognato e progettato.
Poi il pensiero è volato avanti di qualche anno, a quel giorno del 1970 quando a Imperia, al ritorno dalla scuola, trovai il tavolo della sala ricoperto da un panno verde su cui mio padre aveva montato un doppio ovale di binari M con scambi e segnali.
Nella piccola stazione sostava la 3003 che nel frattempo avevo ricevuto in regalo quando ci trasferimmo da Alessandria a Torino.
Sul binario adiacente una nuova 3048 con quattro vetture.
Mio padre aveva già collegato il nuovo trasformatore più potente.
Ed ecco, un giro di manopola e la magia del trenino elettrico si compie ancora una volta.
Di quel giorno ho fisse nella mente la porta di casa che si apre, le feste del mio cane Tom, il profumo che arriva dalla cucina e mia madre che mi dice: "vai in sala a vedere cosa ha fatto papà". Ricordo la gioia di quel momento che probabilmente ha dato il via definitivo a una passione che ancora oggi riesce a regalarmi momenti di serenità.
Sono passati tanti anni ma a volte mi sembra di essere ancora quel bambino che si stupiva davanti alla piccola 3029 che trainava le due sferraglianti vetture a due assi in lamierino.
E così ho messo di nuovo il panno verde sul tavolo, ho montato il piccolo ovale con la 3029 e le sue due carrozze, ho dato corrente e chiuso gli occhi per ascoltare il rumore.
Gli anni che passano sono un susseguirsi di arrivi e di partenze, di compagni di viaggio che salgono e scendono nelle stazioni intermedie, ma riascoltando la vecchia 3029 con le sue vetture sferraglianti sembra che tutto sia come la prima volta, in quella vecchia casa di ringhiera di Alessandria.


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