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T O P I C    R E V I E W
Ely Peyrot Posted - 18 November 2011 : 23:35:17
Sto combattendo con i vari pezzetti di plastica nera di cui sono composte le nuove locomotive a vapore (tubicini, valvoline, scalette etc). Una miriade che vengono via ogni volta che si apre il mantello delle loco. Lo stesso dicasi per le carrozze. Un vero impazzimento. Evviva il vintage!!
Alcuni vorrei fermarli con la colla. Quale tipo usare?
10   L A T E S T    R E P L I E S    (Newest First)
Demetrio Braga Posted - 21 November 2011 : 08:18:07
Ciao Ely, io uso di solito 2 tipi di colla, la colla cianoacrilica e specificatamente la "loctite 406" quando voglio incollare rapidamente e con una buona tenuta meccanica (vi ho incollato il manico di un pentolino che per 4 anni giornalmente andava sul fuoco).
La seconda e della Tamiya, di solito incollo le casette del plastico (incolla per fusione della plastica).

Ciao
Carlo Rastelli Posted - 19 November 2011 : 21:20:07
Complimenti Fabrizio per l'esaustiva delucidazione!
Nino Carbone Posted - 19 November 2011 : 18:16:40

- Interessante ed esaustiva spiegazione -

- Ciao, Nino -

Fabrizio Mazzari Posted - 19 November 2011 : 17:02:03
Sulla base delle mie conoscenze provo a riepilogare i vari tipi di colla suddivise per categorie:

LE COLLE - usi, caratteristiche, particolarità ed avvertenze.

Le colle viniliche: genericamente conosciute come colla bianca o colla da falegname, normalmente assimilabili al Vinavil, si trovano anche con nella versione a presa rapida, si prestato per incollaggi generici anche di grandi dimensioni, particolarmente adatte a carta e legno, diluibili in acqua, presentano la caratteristica di consentire il più delle volte la reversibilità del processo senza lasciare tracce o aloni in quanto se bagnate tendono ad ammorbidirsi anche quando è stato completato il processo di essiccazione. Sono pure particolarmente indicate per il materiale granulare delle massiciate. Si prestano bene per fermare piccoli dettagli quali ad esempio i mancorrenti su certi tipi di carrozze ed accessori sui rotabili e sui fabbricati in plastica.
Non presentano particolari tossicità, quasi inodori, posso essere utilizzate anche in ambienti non particolarmente ben aerati.
Una volta asciutte presentano una modesta elasticità il che a volte rappresenta un vantaggio per assorbire le vibrazioni dei modelli per l'uso od il trasporto. Prestare attenzione in quanto il legno se viene a contatto con la colla, ancorché subito ripulito, tende poi a non accettare più la verniciatura con mordente od impregnanti lasciando nei punti di contatto delle macchie più chiare.

Le colle alifatiche: del tutto simili a quelle viniliche per densità e caratteristiche, diluibili con acqua quindi medesimi vantaggio delle precedenti, di colore giallo zabaione, sono normalmente usate per uso specifico su legno nel modellismo navale, presentano il vantaggio che una volta essiccate tendono a cristallizzare per cui meglio lavorabili nelle rifiniture senza lo spiacevole effetto gommosso tipico delle viniliche. Indicate per gli edifici in legno, presentano il vantaggio che generalmente il legno se ne viene a contatto accetta poi la verniciatura senza generare aloni o macchie. Non tossiche e di odore gradevole, utilizzo anche in luoghi non ben aerati.

Le colle a base di solventi: genericamente assimilabili al Bostik, si utilizzano genericamente per incollaggi tra materiali diversi, ne esistono in commercio versioni a forte presa per usi in edilizia. Poco usate nel modellismo, tendono a filare, mantengono una volta asciutte caratteristiche di buona elasticità, praticamente irreversibile lo scollaggio, essendo a base di solventi possono danneggiare i particolari. Usare in ambienti ben aerati o all'aperto a causa delle esalazioni dei componenti.

Le colle cianoacriliche: genericamente conosciute come Attak, normalmente a presa rapida od ultra rapida, si prestano ad incollare i materiali più disparati, si trovano in confezioni da pochi grammi, ne esiste un tipo particolarmente denso simile al gel molto adatto per incollare micro dettagli posando la giusta dose con la punta di uno spillo. Processo irreversibile, tendono a danneggiare irreparabilmente i punti di contatto, difficilmente eliminabili le sbavature e gli eccessi. Usare in ambienti ben aerati per le esalazioni dei componenti, evitare accuratamente il contatto con la pelle.

Le colle sopracitate hanno in comune il processo di incollaggio che avviene per riduzione da evaporazione dei componenti: generalmente si ottengono migliori effetti per incollaggi tra superfici porose, ruvide o rese ruvide, preferibilmente assemblate a pressione per facilitarne l'avvicinamento in fase di essiccatura.

Le colle epossidiche: generalmente conosciute come colle a due componenti, vendute in tubetti o siringhe abbinate, si utilizzano mescolando solo la dose necessaria in parti uguali. Particolarmente tossiche, da usare in ambienti ben aerati o ancor meglio all'aperto, sono sensibili alla temperatura dell'ambiente che se troppo bassa allunga e in parte neutralizza il completo processo di essiccazione.
Si favorisce la cristallizzazione operando in ambienti particolarmente caldi o riscaldando i componenti fino a 40/50 gradi. Fin tanto che sono allo stato liquido si possono ripulire sbavature ed attrezzi con alcool denaturato.
Il processo di incollaggio avviene per indurimento a seguito di processo chimico per cui non si riducono di volume, sono generalmente poco utilizzate per micro applicazioni ma si prestano bene per fissare oggetti che presentato tolleranze di spazio.

Colle per plastica: uso specifico per plastimodellismo, a base di solventi, presentano la caratteristica di fare sciogliere alcuni tipi di plastica per cui l'incollaggio avviene per fusione.
Le parti a contatto con la colla vengono irreparabilmente danneggiate ed il processo è pressoché irreversibile.
Su altri tipi di materiale non hanno alcun effetto.
Si presentano in piccole confezioni, usabili con micro pennello o con l'apposito ago dosatore.
Usare in ambienti ben aerati.

In ogni caso leggere sempre attentamete le caratteristiche sulle confezioni, usare sempre le dovute cautele in quanto sono comunque prodotti che possono provocare irritazioni e danni per contatto o se inalate.

Ciao a tutti.
Ely Peyrot Posted - 19 November 2011 : 12:33:44
Grazie, amici.
Nino Carbone Posted - 19 November 2011 : 12:21:31
- Ciao Ely -

- Posso solo segnalare quello che un amico, che possiede Roco, mi ha suggerito per montare gli aggiuntivi senza rovinare nulla -

- Prima pulite i "buchetti", (a volte ci sono delle imperfezioni che impediscono la corretta "entrata" dell'aggiuntivo) con uno stuzzicadenti a "punta" (in maniera lieve), come colla adoperare il "Vinavil", che essendo ad acqua si può pulire poi bene il residuo (che "sicuramente" fuoriesce) con un panno senza danneggiare il metallo o la plastica della carrozzeria, quello che altre colle generalmente creano -

- Un saluto, Nino -

Carlo Rastelli Posted - 19 November 2011 : 12:15:12
Il cianacrilato, con caratteristiche CA- è di media densità, poco meno della vinilica, è difficile che coli come succede con l'attack....chiaramente ognuno ha i suoi metodi e la sua manualità, acquisiti sul campo durante le esperienze pregresse; concordo con te nel dire che ormai le colle presenti sul mercato sono molte, ma poco si conosce sul loro reale uso come ad esempio la resina bicomponente, serve ad esempio anche per la plastica o per legare legno con metallo, oppure derivati del pvc con ferro e legno, e non solo per resinare le parti con il tessuto di vetro, così come per i rinforzi, spesso non si tiene presente della barrette e dei listelli di carbonio, in certi punti sono migliori del metallo e non necessitano di complesse lavorazioni.....
albertomocchi Posted - 19 November 2011 : 12:08:42
per la plastica sono d'accordo sulla colla della Faller e' l'ideale
alla mia Br64 si era parzialmente staccato un pezzettino con la Faller non ho avuto problemi
ciao
Alberto
Fabrizio Mazzari Posted - 19 November 2011 : 10:20:32
Sul mercato si trova ormai una miriade di colle per gli usi più disparati; la maggior parte dei prodotti ha un processo irreversibile e quindi se non usata con precisione chirurgica si rischia di apportare più danni che benefici. Io valuto la possibilità di reversibilità del processo per cui in molti casi la colla vinilica e più che sufficiente per fermare certi aggiuntivi, ha il vantaggio di essere minimamente elastica ed eventuali eccessi si ripuliscono con l'acqua. Spesso alcuni particolari hanno la sede passante per cui in quel caso dall'interno ho usato altri tipi di colla a seconda del materiale da incollare, una minima traccia col pezzo già in sede e il gioco è fatto, cianoacrilica o colla faller per plastica sono molto fluide e svolgono egregiamente il loro lavoro. A volte è questione di decimi di mm per cui il forellino lo si può rendere passante con le micro punte montate sull'apposito accessorio manuale.
Carlo Rastelli Posted - 19 November 2011 : 06:23:55
Se è plastica con plastica io uso la colla della Faller, con il beccuccio si dosa meglio, altrimenti del cianacrilato a lento essicamento se il mantello della loco è di metallo. La colla è tipo attack ma è più denso, quindi non tende a "sciabordare" dove non vuoi, ed è difficile farlo attaccare alle dita, lo devi proprio volere; il tempo di essicazione è di 3-4 volte superiore, concedendo così anche l'eventuale riposizionamento del pezzo.
C'è nè di due marche, della Great Plane, o della Zap, entrambe sono contrassegnate sulla confezione dalla sigla "CA-", le trovi nei negozi di aeromodellismo, costa come l'attack, circa 6 euro, ma la quantità è più del doppio e non rischi di buttare via la confezione poichè il prodotto non tende ad essiccare anche se non usato per diverso tempo,
L'altra particolarità è che puoi utilizzare anche l'acceleratore, è uno spray, che spruzzato sulla superficie appena incollata nè accelera l'essicamento e le superfici si incollano in qualche decimo di secondo....

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