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Raffaele Picollo
Italy
1094 Posts |
Posted - 05 May 2015 : 22:48:31
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Beh, non inizio i lavori proprio oggi. Direi che ci lavorerò dopo la fiera a Malpensa, ma voglio annunciarvi il mio prossimo lavoro: un plastico a vasca di dimensioni ridottissime ma, ritengo, interessante. Dai deserti dello Utah, ritorno in Europa, in un luogo imprecisato del Sud della Germania. Ovviamente il progetto è quasi completo ed il panorama sarà ispirato alle gole della Viamala.
 L'impianto, senza discussioni, sarà gestito da Arduino, questa volta con funzionalità wireless e comando da PC. Sarà una sfida di miniaturizzazione! |
Raf |
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Raffaele Picollo
Italy
1094 Posts |
Posted - 30 September 2015 : 21:41:17
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Con un po' di ritardo rispetto al previsto, al ritorno dalla fiera di Göppingen (i cui preparativi mi hanno tenuto occupato per un bel po'), ho iniziato la costruzione del nuovo plastico. Sono nel pieno degli esperimenti per la realizzazione di alcuni meccanismi che mi sono indispensabili per la perfetta riuscita... un po' di suspance non guasta. Nel frattempo preparo la struttura in legno (provo a costruirla interamente io e se non ci riesco mi dovrò fare preparare i pezzi col taglio laser) e sto pensando al software di controllo. Appena potrò, posterò qualche foto per testimoniare il cantiere in corso! |
Raf |
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Alberto Pedrini
Italy
11717 Posts |
Posted - 30 September 2015 : 23:27:14
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Non mi è chiaro il concetto di "vasca", ci potrai fare il bagno mentre manovri?  |
Alberto |
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Marino Di fazio
Italy
1393 Posts |
Posted - 01 October 2015 : 07:54:22
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| Sarà senz'altro un nuovo capolavoro, qualche informazione in più? buon lavoro. |
Marino |
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Raffaele Picollo
Italy
1094 Posts |
Posted - 01 October 2015 : 08:43:50
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Non pensavo che il termine "a vasca" fosse sconosciuto. Io definisco in questo modo i plastici strutturati per essere visti "dall'alto verso il basso" dove la quota più bassa del paesaggio sta al centro del plastico mentre, sui suoi lati, si trovano i monti. Se ben realizzati, questi plastici (che quindi risultano concavi, invece che convessi e sono, in genere, di difficile realizzazione per il problema di dovere raggiungere ogni loro parte arrivandoci dall'alto) sono di grande effetto, anche se obbligano lo spettatore a vederli dal di sopra, piuttosto che di lato. Per me la soluzione è obbligatamente naturale: il plastico sarà contenuto in un antico baule di legno. Le foto, col contagocce, inizieranno quando avrò qualcosa di presentabile...
PS: Esemplare plastico a vasca è il "Percivale" dell'associazione Mastodonte dei Giovi |
Raf |
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albertomocchi
Italy
2618 Posts |
Posted - 01 October 2015 : 16:18:53
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copiato dalla presentazione del sito dell'Ass. Mastodonte dei Giovi:
Pergiorgio Percivale, figlio di un capostazione a Mignanego, trascorre, insieme agli altri 3 fratelli, la sua infanzia sui Giovi. Legato a quella stazione, decide, negli gli anni a venire, di creare un plastico secondo criteri personali e, per certi versi, originali.
Non avendolo conosciuto direttamente, ci piace cercare d'interpretare i criteri progettuali dalle caratteristiche della sua opera.
Il desiderio primario è quello di riprodurre la stazione di Mignanego di cui il padre è stato Capostazione e dove due di loro sono nati. Il punto si presta molto bene ad una riproduzione modellistica; le due linee, infatti, in corrispondenza del fabbricato viaggiatori (posto sulla Succursale), transitano, in un punto, alla stessa quota e distano tra loro qualche decina di metri, divise solamente dalla S.S. 35 dei Giovi e dal torrente Riccò. Linee ferroviarie e strada si trovano pressoché sul fondo della stretta valle formata dal torrente, affiancate da due ripidi e boscosi versanti montuosi.
La riproduzione è fedele, fin nei minimi particolari, spinta al singolo fabbricato. Ciò determina la particolarità del plastico che anziché “a gradoni” risulta “a vasca” con i crinali dei monti a costituire i bordi del plastico ed i binari al centro, in basso, ad una quota di oltre mezzo metro inferiore rispetto ai bordi. E' un'architettura non adatta all'esposizione ma, Piergiorgio aveva costruito il plastico per sé, in sostanza un plastico ”passerella” per continuare a veder transitare i piccoli treni come aveva visto, per anni, transitare quelli in scala 1:1 dalle finestre della sua casa: il fabbricato viaggiatori di Mignanego. Il plastico è decisamente “alto”. E' una scelta probabilmente operata per lasciare più spazio alle stazioni nascoste, con le quali aveva letteralmente riempito lo spazio sottostate. Poteva ricoverare circa 120 treni completi portandoli in “superficie” mediante tre elicoidi a doppio binario.
Alberto |
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Raffaele Picollo
Italy
1094 Posts |
Posted - 01 October 2015 : 18:52:11
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Completo la descrizione fornita da Alberto ricordando che i fratelli Percivale sono stati i fondatori della OMP, azienda leader nella produzione di componenti per competizioni auto e rally. Il loro logo giallo e nero è stato presente sulle carrozzerie delle auto e sulle tute dei più famosi piloti di ogni categoria di corse automobilistiche. Le loro tute ignifughe hanno salvato decine di piloti. Quasi nessuno sa che l'azienda di Ronco Scrivia è leader indiscusso in tutto il mondo in questo genere di articoli così particolari! Alla morte di Piergiorgio Percivale la famiglia ha donato il plastico all'associazione del Mastodonte. |
Raf |
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Enrico Ferrari
Italy
1538 Posts |
Posted - 01 October 2015 : 19:46:29
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Come è piccolo il mondo, io ero stato un affezionato cliente dell'OMP verso la fine degli anni '70 quando mi dedicavo all'allestimento di vetture da rally. Il Signor Percivale era anche venuto in officina da noi a Trieste per conoscerci, non mi ricordo però il suo nome di battesimo, era una persona veramente a modo ma non sapevo che si dilettasse anche di trenini. Quando uscì la Opel Kadett SR a trazione anteriore essendo un modello nuovo non aveva ancora in produzione il roll-bar specifico e così portai la macchina da lui e mi fece il roll-bar su misura GRATIS.... Per un genovese il massimo!!!!  |
Enrico |
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albertomocchi
Italy
2618 Posts |
Posted - 01 October 2015 : 21:27:58
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particolari del plastico a vasca dei fratelli Percivale


Alberto |
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Raffaele Picollo
Italy
1094 Posts |
Posted - 07 October 2015 : 07:59:51
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Oh, finalmente qualcosa di presentabile ce l'ho. Si tratta della realizzazione della logica di comando di motori passo-passo che, per la precisione, mi serviranno per diversi usi. Quello che vedete serve per realizzare una scenetta che ho in testa da alcune settimane e che richiede una programmazione, per me, piuttosto complessa, anche se serve per realizzare qualcosa di estremamente semplice. Ingredienti, il solito Arduino Mega 2560, qualche scheda motore, una scheda joystick, display. A proposito, la scatoletta trasparente che vedete nella foto contiene 50 micro motorini passo-passo, presa su eBay a circa 17 euro... da non credere!
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Raf |
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Carlo Rastelli
Italy
1665 Posts |
Posted - 10 October 2015 : 20:39:22
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....sinceramente avrei qualche difficoltà a districarmi fra tutti quei fili.... Come schede motore intendi quelle schede con cui normalmente fai muovere i servocomandi? La meccanica, trasmissione del moto, dei motori passo-passo l'hai realizzata tu? Scusa la curiosità, ma questo tuo progetto mi incuriosisce e non poco....  |
Ciao! Carlo |
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Raffaele Picollo
Italy
1094 Posts |
Posted - 11 October 2015 : 09:04:02
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quote: Originally posted by Carlo Rastelli
....sinceramente avrei qualche difficoltà a districarmi fra tutti quei fili.... Come schede motore intendi quelle schede con cui normalmente fai muovere i servocomandi? La meccanica, trasmissione del moto, dei motori passo-passo l'hai realizzata tu? Scusa la curiosità, ma questo tuo progetto mi incuriosisce e non poco.... 
Il circuito di prova che vedi servirà per il movimento automatico di una piccola scenetta che inserirò nel plastico. I motorini passo-passo col cursore su vite senza fine sono disponibili da un venditore cinese su eBay, io ne ho montati due in modo da creare un movimento contemporaneo sugli assi X ed Y. Poi, se guardi bene, ho fissato anche un terzo motore per dare la rotazione sull'asse Z. A cosa questo serva... è ancora tutto da vedere! 
Per quanto riguarda le schede motore, la risposta è no, nel senso che per pilotare un servocomando ti basta il segnale debole che Arduino può darti (filo giallo del servo) in uscita, mentre l'alimentazione (anche di potenza) gliela dai anche con una alimentazione esterna (fili nero e rosso), ovviamente collegando il nero a massa. Considera che il servocomando è dotato di una sua scheda di controllo che traduce il segnale sul filo giallo in angoli o in durata dell'impulso di movimento.
Queste schede motore che vedi, invece, ti modulano una uscita di potenza in PWM e quindi vanno bene per quei motori (a due fili) che ovviamente Arduino non può alimentare direttamente a causa della modesta corrente sulle uscite. Il motore, diversamente dal servocomando, è ovviamente stupido, ovvero non ha nessuna sua logica di controllo per cui, nel caso, devi provvedere diversamente (usi motori passo-passo oppure usi encoder).
Io uso la prima soluzione: conto i passi che mi consentono di muovere il cursore lungo la vite senza fine. |
Raf |
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Carlo Rastelli
Italy
1665 Posts |
Posted - 12 October 2015 : 09:04:27
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Grazie Raf per le delucidazioni,è un materia ancora ostica per me,ma con un pò di impegno e qualche "sbattuta di capa" contro qualche spigolo di muro, qualcosa ne esce di sicuro. Dovendo dotarmi della scheda madre di Arduino, farei una sola volta la spesa e prenderei anche io la Arduino Mega 2560 in kit...faccio bene? |
Ciao! Carlo |
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Raffaele Picollo
Italy
1094 Posts |
Posted - 12 October 2015 : 15:21:27
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| Certo che fai bene, ma se hai già dei componenti (qualche resistore e LED), per fare delle prove, potrebbe anche bastarti una UNO, che puoi trovare anche a circa 5-7 euro, con alimentatore e cavo USB! |
Raf |
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Carlo Rastelli
Italy
1665 Posts |
Posted - 12 October 2015 : 20:43:01
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Grazie Raf per le dritte... qualche componente già c'è l'ho d'avanzo, ora vediamo un pochino che cosa si riesce a fare....  |
Ciao! Carlo |
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Carlo Rastelli
Italy
1665 Posts |
Posted - 23 October 2015 : 07:42:31
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....allora Raf....è in viaggio...ho acquistato la Due con il cavo U.S.B. a 13 euro spese di spedizione comprese ed un set, bread-board cavi ed alimentatore a 5 euro....insomma per 18 euro se potuto fare, ora vediamo che succede.... Per i motori opterei per quelli passo -passo ma senza vite senza fine (ho addocchiato anche ingranaggi, pignoni e corone che fanno al caso), la "creatura" sarà una piccola (scala G ) gru a paranco con struttura di legno in un deposito di legname, movimenti su tre assi (rotazione compresa)...per i motori, più economici di così 2,50 euro motore e scheda....certi prezzi invogliano a provarci....
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Ciao! Carlo |
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