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Piero Chionna
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Piero Chionna
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Posted - 31 December 2019 : 09:21:42
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quote: Originally posted by Piero Chionna
Un caso a parte riguarda le vecchie ferrovie industriali o forestali, come questa linea Decauvile che si snodava all'interno della Foresta Umbra, nel promontorio del Gargano, con uno sviluppo di binari che arrivò a superare i 23 chilometri. Questi impianti sono anche un ottimo spunto per interessanti realizzazioni modellistiche.
Dal sito del Corpo Forestale dello Stato una interessante ricerca del Vice Questore Aggiunto Forestale Claudio Angeloro
http://www3.corpoforestale.it/flex/cm/pages/ServeAttachment.php/L/IT/D/D.4dbcb96203e24e2d0836/P/BLOB%3AID%3D1023


La segheria del Mandrione, ormai inattiva, con ciò che resta della Ferrovia Decauville proveniente dalla foresta:
 (foto AISAF)
Il ricordo della linea Decauville presso il Museo di Lecce:
 (foto AISAF)
Piero
La Regione Puglia sta valutando il ripristino a fini turistici della vecchia ferrovia Decauville della Foresta Umbra che si sviluppava all'interno dell'attuale Parco Nazionale del Gargano.
Dalla pagina FB di "Ferrovie del Gargano"
"LA FERROVIA DECAUVILLE SUL GARGANO E' la storia della nostra Terra. Ecco immagini e storia della linea ferroviaria a scartamento ridotto con binario formato da elementi prefabbricati montati e smontati velocemente. Una di queste linee era stata installata anche sul Gargano. La linea ferroviaria era nata per facilitare il trasporto dei tronchi dalle aree più interne del Gargano orientale sino ai luoghi di stoccaggio e alle segherie, prima tra tutte quelle del Mandrione. Il primo tratto della linea risale al 1898 e fu realizzato da alcuni privati nei pressi di Foresta Umbra. A partire da quel momento la ferrovia si estese progressivamente sia in termini di lunghezza che di mezzi a disposizione. Nel 1945, all’analisi delle dotazioni relative al distretto di Umbra risultavano 23 Km di linea, 7 locomotori, 54 carrelli. Analoga rete attraversava il complesso boschivo Quarto, Spigno e bosco di Manfredonia, nonché la faggeta di Rozzo Alto. In seguito l’eccessivo costo per la manutenzione e l’ammodernamento tecnologico decretarono il progressivo disuso della linea. Agli inizi degli anni ’60, la ferrovia è ormai inutilizzata. La trazione in salita avveniva con piccole locomotive a vapore mentre le discese avvenivano per inerzia. L’aderenza era facilitata con la caduta di sabbia sulle rotaie. Ogni percorso veniva scelto in modo da richiedere minime opere accessorie (ponti, muri di sostegno, ecc.) e con pendenze massime del 30‰. Ancora oggi i tracciati della ferrovia Decauville sono rintracciabili lungo alcuni sentieri."
Lo studio di fattibilità del 2005:
volume 1 https://drive.google.com/file/d/0ByAZxpx7MKR3TEtLZU1UbGdhRjA/view
volume 2 https://drive.google.com/file/d/0ByAZxpx7MKR3Mkl1YUVkUGxoRXc/view
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