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T O P I C R E V I E W
Nino Carbone
Posted - 20 March 2015 : 19:58:34ALe.883
3 L A T E S T R E P L I E S (Newest First)
Nino Carbone
Posted - 23 April 2015 : 12:27:58
- ALe.883.029+Le.883.002+Le.840.001+ALe.883.020 dopo Colico sul curvone di stacco delle linee per Sondrio e per Chiavenna il 2 marzo 1990 -
- Foto Pepe Franco / da: littorina.net -
- Nino -
Nino Carbone
Posted - 28 March 2015 : 20:18:08
- Treno di elettromotrici ALe.883 con 2 rimorchiate Le.883 sulla linea della Valtellina il 2 luglio 1985 -
- Foto S.Viganò / da: iTreni oggi 137 -
- Nino -
Nino Carbone
Posted - 20 March 2015 : 20:28:49
- ALe.883 FS - (La classificazione 883 indicava 83 posti a sedere per ogni singola unità) - Il primo convoglio costruito dalla Breda ALe.883.002+Le.883.001+ALe.883.001 a Sesto San Giovanni nel 1944 -
- Foto Breda / da: iTreni oggi 13 -
Il rotabile automotore elettrico a struttura leggera, noto come "elettromotrice" è stato tipico delle ferrovie italiane, utilizzato, non solo per i servizi vicinali, come quasi in tutto il mondo, ma anche per i servizi celeri e di lusso su lunghe distanze.
- Cenni di storia - La Seconda Guerra Mondiale concluse la fase evolutiva, nel corso della quale le elettromotrici erano definite "leggere", (con peso da 37 a 39 tonnellate); la "seconda generazione" di elettromotrici raggiunse peso superiore alle 60 tonnellate, anche in conseguenza di potenze decisamente più elevate.
Le elettromotrici ALe.883 e le loro rimorchiate Le.883, furono l’espressione del periodo di transizione fra queste 2 generazioni, furono definiti "treni bloccati", in quanto erano così previsti in origine.
I treni furono commissionati dalle FS nel 1939 in 20 unità.
Ciascun "treno bloccato" era composto da 2 elettromotrici e 1 rimorchiata intermedia, numericamente risultarono 40 elettromotrici ALe.883 e 20 rimorchiate Le.883.
Questi "treni bloccati" dovevano costituire la versione per servizi suburbani degli elettrotreni ETR.200, ed erano stati concepiti espressamente per il servizio sulla linea tirrenica, in particolare sulla Riviera Ligure di Levante fra Genova e Sestri Levante, a quel tempo elettrificata in trifase, e di cui era prevista la conversione in corrente continua entro il 1942.
Con lo stesso scopo erano stati commissionati gli ETR.200.215-218 di terza serie che avrebbero assicurato il servizio rapido tra Genova e Roma.
Le vicende belliche impedirono però la realizzazione della conversione in continua della Riviera Ligure di Levante.
I 4 nuovi elettrotreni ETR.200 furono accantonati subito dopo i collaudi, mentre le ALe.883 entrarono regolarmente in servizio, ma nel compartimento di Firenze.
Le elettromotrici ALe.883, assieme agli ETR.200 (terza serie) e alle ALe.840 fecero parte dell'ultimo stadio evolutivo anteguerra del Servizio Materiale e Trazione di Firenze delle FS.
Le ALe.883 avevano in comune i carrelli e i motori con i 4 ETR.200 (215-218) dal momento che la progettazione era proseguita in contemporanea.
Ogni elettromotrice era dotata di una testata aerodinamica a "muso di vipera" e di una testata "piatta" apribile, con soffietti di intercomunicazione per l'accoppiamento con la rimorchiata intermedia, la quale aveva entrambe le testate “piatte”.
La testata aerodinamica era simile a quello delle automotrici leggere esistenti a quel tempo e a quello degli stessi ETR.200. (Automotrici definite "leggere": ALe.792 - ALe.882 - ALe.402 - ALe.400)
Considerato il tipo di servizio a cui erano destinate, celere su medie distanze, ogni vettura del treno venne attrezzata di due ampi ingressi, provvisti di porte di accesso a comando elettro-pneumatico per la rapida salita e discesa dei passeggeri.
La costruzione dei “treni bloccati” subì le vicende belliche del secondo conflitto mondiale.
Dei 20 convogli di 3 elementi, 12 erano stati commissionati alla Fiat, in collaborazione con la Marelli per la parte elettrica, e 8 alla Breda di Milano.
- Ufficio Fotografico Ercole Marelli / da: lombardiabeniculturali.it -
La Fiat consegnò i convogli di ALe.883 tra il 1942 e il 1943, la Breda, risentendo dell’immenso sforzo bellico nel quale l’industria era impegnata consegnò i primi treni nel 1944, e gli ultimi complessi nel primo dopoguerra.
I primi convogli vennero assegnati al deposito di Firenze S.M. Novella per servizi verso Bologna, Pistoia e Arezzo.
Nel corso dei bombardamenti su Firenze, le ALe.883.023-036-040 e la rimorchiata Le.883.014 furono colpite irreparabilmente.
A Pistoia invece furono distrutte dai bombardamenti la ALe.883.018 e la Le.883.011 e un'altra elettromotrice ridotta in condizioni tali che non fu mai identificata con certezza (ALe.883.021?).
Questi 3 rotabili vennero demoliti tra il 1947 e il 1948.
Di altre 3 elettromotrici e 2 rimorchiate si perse ogni traccia, forse furono espatriate dai tedeschi e demolite all'estero, nel caos bellico e post bellico non furono comunque più ritrovate.
Dal 1946 al 1969 altre 3 elettromotrici vennero demolite, e successivamente negli anni ‘80 anche la ALe.883.039 e la Le.883.008.
- La tecnica - La cassa poggiava su 2 carrelli a 2 stadi di sospensione, di cui il primario (tra boccole e telaio) a molle cilindriche, il secondario (tra cassa e carrello) con 1 molla a balestra per lato.
Ciascuna vettura, motrice o rimorchiata, era dotata di 88 posti a sedere di classe unica, comunque indifferentemente adattabili al servizio di 1a o 2a classe (fino al 1956 di 2a o 3a classe), di una ritirata e 2 vani bagagli per i viaggiatori, sulle rimorchiate i vani bagagli erano 3.
L'equipaggiamento elettrico di ogni motrice, per l’epoca della costruzione era potente, questo era giustificato dalla necessità di accelerazioni elevate.
La propulsione era assicurata da 4 motori tipo 62 R 100 FS da 150 kW orari e 150 continuativi ciascuno, rispettivamente 760 kW e 600 kW per motrice.
Il moto veniva trasmesso alle ruote da un sistema a "foglie libere", simile a quello adottato per alcune serie di E.428 ed E.636, sistema Negri.
Nel dopoguerra la sospensione tra cassa e carrelli venne resa più flessibile con la sostituzione della balestra originaria singola, (rimasta sulle rimorchiate), con una balestra tripla.
Vennero successivamente applicati sulle elettromotrici e rimorchiate apparecchiature per la ripetizione dei segnali in macchina con la soppressione di un finestrino sul lato sinistro in corrispondenza del vano bagagli che venne eliminato.
- Il servizio - Nel 1953 sulla linea della Valtellina ci fu la conversione dalla linea aerea da corrente trifase a corrente continua.
La linea Milano-Sondrio (125 km), per via della forte concentrazione urbanistica aveva caratteristiche suburbane, e per metà, percorso aveva una concentrazione di aziende siderurgiche, per cui, l'elevata accelerazione delle ALe.883, la presenza di porte elettro-pneumatiche e la rilevante potenza specifica, furono caratteristiche a favore del loro impiego su questa linea.
Per cui nel gennaio 1954 tutte le ALe.883 furono concentrate dei DL di Milano Centrale e Lecco.
Nella prima metà degli anni '50 le ALe.883 divennero regine incontrastate della Milano-Sondrio, e lo rimasero per parecchi anni, successivamente per l’irrobustimento dell’armamento e al potenziamento delle sottostazioni lasciarono il passo ai treni navetta condotti dalle E.646.
Già nei primi anni del dopoguerra i convogli di ALe.883 furono impiegati su linee che si diramavano da Milano:
Poi con l’estendersi dell’elettrificazione sulle linee, Lecco-Bergamo e Carnate-Bergamo servirono tutto il quadrilatero, Milano-Lecco-Bergamo-Brescia.
All'inizio degli anni '60 un convoglio di ALe.883 effettuava un servizio locale Milano-Bologna e una elettromotrice "isolata" effettuava servizio invernale sulla "Freccia Atesina", accoppiata nei giorni prefestivi fino a Verona da una ALn.990 che invece effettuava la "Freccia delle Dolomiti".
Nel dopoguerra la concezione dei "treni bloccati" venne abbandonata e, sia per maggior possibilità nelle composizioni, sia a seguito di demolizioni avvenute negli anni '60; le ALe.883 furono impiegate anche con altre elettromotrici più recenti, come le ALe.840 e le ALe.540 e con le loro relative rimorchiate.
Poteva accadere di vedere treni composti di 2 ALe.883 con intercalate, anziché 1, 2 o talvolta 3 rimorchiate Le.883, oppure un treno composto agli estremi da un'ALe.883 e un'ALe.880 (oppure ALe.540), oppure ancora che il treno composto da 3 unità avesse 2 ALe.883 intercalate da 1 rimorchiata Le.840.
- ALe.883.005+Le.840.035+ALe.883.013 sulla Lecco-Brescia fra Ambivere-Mapello e Ponte San Pietro il 18 gennaio 1987 - (A dimostrazione della flessibilità dei rotabili la rimorchiata non era una Le.883 ma una Le.840)
- Foto Donato Rossi / da: iTreni oggi 77 -
Era rarissimo invece che 1 rimorchiata Le.883 venisse abbinata da sola ad elettromotrici di altri gruppi senza un'elettromotrice "madre" ALe.883 accoppiata.
Negli anni risultò sempre più difficile vedere convogli di ALe.883 nella loro composizione originaria di 3 unità e ancora meno viaggiare "isolate", utilizzo per le quali non venne previsto in origine, anche se la presenza della cabina di guida sulla parte "piatta" della motrice, nonché sulle rimorchiate, poteva far supporre che già in origine si intendesse rendere più flessibile il loro impiego.
Con il passare degli anni queste elettromotrici furono impiegate su quasi tutte le linee della Lombardia, spingendosi anche in Emilia, con la coppia di treni Milano-Salsomaggiore.
Le motrici viaggiarono "isolate" solo sulla Carnate-Seregno, nonché sulla Colico-Chiavenna, anche se era più frequente l'accoppiamento con una Le.883. - Link correlato linea Colico-Chiavenna: http://www.marklinfan.com/f/topic.asp?TOPIC_ID=3141 -
- ALe.883.015 isolata in servizio locale Carnate-Seregno il 10 maggio 1980 -
- Foto A.Perego / da: iTreni oggi 13 -
All'inizio degli anni '80 rimasero i servizio 28 elettromotrici e 15 rimorchiate tutte assegnate al deposito di Lecco comprese le ALe.883 del deposito di Milano Centrale.
Gli ultimi servizi svolti sulle FS con le ALe.883 si conclusero all'inizio degli anni '90, con una coppia di treni locali fra Lecco e Colico e la "corsetta" per il personale FS fra Milano Smistamento e Milano Greco.
Nelle stesso periodo, le Ferrovie Nord Milano noleggiarono alcuni di questi veicoli per effettuare il collegamento tra Novara e Vanzaghello, rimasto isolato dal resto della rete a causa dei lavori per la nuova stazione di Busto Arsizio, vennero noleggiate unità anche dalla SATTI per il servizio sulla Torino-Ceres.
Sulla SATTI le ALe.883 terminarono il servizio nel 1994, presso le FNM nel luglio 1995, quando le ultime unità rientrarono da Novara e Lecco furono accantonate per la demolizione.
Sono sopravvissuti solo 2 esemplari alla demolizione: la ALe.883.007 (noleggiata dalle FNM) e la rimorchiata Le.883.001 (noleggiata dalla SATTI), entrambi i veicoli sono stati acquisiti dal Gruppo "ALe.883" di Tirano, sono stati riparati e restaurati a Cremona e Lecco e mantenuti in attività dal Gruppo; fanno oggi parte dell'Elenco Rotabili Storici delle FS. - Link correlato: https://www.youtube.com/watch?v=QgzSxLaT6z8 -
- Dati tecnici ALe.883 -
- Profilo da: leferrovie.it -
- Anni costruzione: 1942-1946 -
- Lunghezza totale 3 unità: 85.634 mm - (Lunghezza ALe.883: 28.767 mm / Lunghezza Le.883: 28.000 mm / Lunghezza ALe.883: 28.767 mm)
- Rodiggio: Bo'Bo' - - Velocità massima: 110 km/h - - Rapporto trasmissione: 16/46 -