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T O P I C R E V I E W
Nino Carbone
Posted - 13 June 2015 : 00:30:07
- Stazioni della linea ferroviaria Ventimiglia-Genova (Km 152) - - Il tracciato -
- Ferrovia Ventimiglia-Savona -
- Piantina da: I 120 della linea ferroviaria Savona-Ventimiglia 1872-1992 / Franco dell’Amico / Franco Rebagliati / Dopolavoro Ferroviario Savona -
- Ferrovia Savona-Voltri nuova e vecchia sede -
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- Piantina da: I 120 della linea ferroviaria Voltri-Savona 1868-1988 / Franco dell’Amico / Franco Rebagliati / Dopolavoro Ferroviario Savona -
- Orario -
- Foto Collezione Signoriello / da: I 120 anni della linea ferroviaria Savona-Ventimiglia / Franco Dell’Amico / Franco Rebagliati / Dopolavoro Ferroviario Savona -
- Stazione Ventimiglia (IM) -
- La stazione di Ventimiglia è una stazione Internazionale di diramazione a cui fanno capo 4 linee ferroviarie:
- Marsiglia-Ventimiglia - - Genova-Ventimiglia - - Cuneo-Ventimiglia - - Linea merci Ventimiglia-Parco Roja -
La stazione venne inaugurata alla fine del 1871 e dichiarata Internazionale nel 1872 con l’edificazione di un nuovo fabbricato viaggiatori dalla caratteristica tettoia in ferro che sovrastava i binari, completata nel 1883.
Nel 1929 la tettoia venne demolita e sostituita da pensiline.
Il fabbricato viaggiatori originario in muratura fu in seguito sostituito nel 1942 dall’attuale edificio opera dell’architetto Roberto Narducci (già progettista di altre stazioni italiane), che rispecchia le linee tipiche dell’architettura razionalista.
Il piazzale della stazione è composto da 7 binari passanti destinati al servizio passeggeri, muniti di banchine e sottopassaggi, inoltre vi sono numerosi binari tronchi destinati al ricovero delle carrozze in sosta.
La stazione disponeva anche di una rimessa locomotive FS dismessa da anni.
Nel giugno 2015 sono stati demoliti il "lungo" magazzino merci doganale e il serbatoio dell'acqua.
Essendo una stazione di frontiera, il traffico passeggeri agisce da interscambio, che avviene tra le ferrovie italiane e francesi; da qui partono treni per Milano e Roma e TGV per Parigi.
La stazione di Ventimiglia segna il punto di giunzione tra la linea aerea SNCF (25 kW c.a.) e la linea aerea FS alimentata a corrente continua a 3 kV c.c.
Per evitare complicazioni dovute all’incompatibilità dei due sistemi di trazione, le due amministrazioni hanno concordato di alimentare permanentemente il piazzale di Ventimiglia con il sistema francese a corrente continua a 1.5 kW c.c., facendo uso di locomotive elettriche bi-tensione SNCF.
Di conseguenza le locomotive elettriche italiane a 3 kW sono costrette ad un esercizio a potenza ridotta all’interno dello scalo.
- I Ligures Intermelii -
I primi insediamenti risalgono alla Preistoria, come testimoniano i preziosi reperti dei “Balzi Rossi”: bellissime fenditure di roccia a strapiombo sul mare, proprio al confine con la Francia, dove si può prendere coscienza degli eventi naturali che si susseguirono nell’era Preistorica.
Il territorio attorno a Ventimiglia fu sede di un’importante insediamento, quello dei Ligures Intermelii, poi, nel II secolo avanti Cristo fu romanizzato e un secolo dopo eretto a “Municipium”.
Della città romana di “Albintimilium” restano molte e importanti testimonianze nella Piana del torrente Nervia: alcuni mosaici, l’imponente teatro e quanto resta delle terme.
I Bizantini, lo eressero a “Castrum”, ma con il crollo dell’Impero Romano iniziò la decadenza.
L’esercito longobardo di Rotari, nel 643, saccheggiò Ventimiglia, come aveva fatto ad Albenga e in altre località della Riviera.
La città medievale, per meglio proteggere gli abitanti, venne spostata oltre il fiume Roja, arroccata sul colle, dove si stabilì anche il vescovo.
(Da: Enciclopedia della Liguria / Tutti i comuni dalla A alla Z / Il Secolo XIX)
- Il primo fabbricato della stazione dopo alcuni anni dalla sua apertura era coperto di piante, edera e fiori - (Foto fine '800)
- Foto Archivio Mariani / da: Foto da: I 120 anni della linea ferroviaria Savona-Ventimiglia / Franco Dell’Amico / Franco Rebagliati / Dopolavoro Ferroviario Savona -
- Stazione di Ventimiglia nel 1872 - (L’importanza dello scalo è evidenziata dai numerosi fabbricati e carri ferroviari)
- Foto Archivio Mariani / da: I 120 anni della linea ferroviaria Savona-Ventimiglia / Franco Dell’Amico / Franco Rebagliati / Dopolavoro Ferroviario Savona -
- La nuova grande stazione internazionale sostituì presto gli impianti primitivi -
- Foto da: it.wikipedia.org -
- La grande tettoia al tempo del vapore demolita nel 1929 e sostituita da pensiline -
- Foto da: ferrovie.it -
- Versante Francia -
(1883 / Inaugurazione della relazione Roma-Calais con materiale CIWL, il Calais-Méditerranée Express in partenza)
- Foto da: ferrovie.it -
- Versante Italia -
- Foto da: delcampe.net -
- La nuova e attuale stazione venne progettata dall’ingegner Roberto Narducci in una foto del 1947 -
- Foto da: skyscrapercity.com -
- Panoramica del 1954 -
- Foto da: ferrovie.it -
- Nel 2003 -
- Foto da: panoramio.com -
- L'esterno ai giorni nostri -
- Foto da: Google earth -
- Foto da: Google earth -
- La linea aerea lato Italia - - Nel 1963 al tempo della trazione trifase -
- Foto da: ferrovie.it -
- All'epoca della corrente continua -
- Foto Giorgio Garnero / da: imperiapost.it -
- Ventimiglia confine - - Punto di cambio tensione aerea tra 1.500 V c.c. e 25.000 V c.a. le gallerie di Calandre e di Ventimiglia nel 1969 -
La stazione di Ventimiglia segna il punto di giunzione tra la linea ferroviaria francese elettrificata in corrente alternata monofase a 25.000 V 50 Hz proveniente da Marsiglia e la linea italiana elettrificata in corrente continua a 3.000 V diretta a Genova.
Per evitare le complicazioni dovute all'incompatibilità dei sistemi di trazione, le 2 amministrazioni ferroviarie concordarono di alimentare in modo permanente il piazzale di Ventimiglia con il sistema francese a corrente continua a 1.500 V adottato in altre parti della Francia e di fare uso di locomotive elettriche bi-tensione SNCF.
Di conseguenza le locomotive a 3.000 V FS sono costrette a lavorare a potenza ridotta all'interno dello scalo.
- Foto FS / da: I 120 anni della ferrovia Savona-Ventimiglia / Franco Dell'Amico / Franco Rebagliati / Dopolavoro Ferroviario di Savona -
- Dal satellite nel settembre 2014 -
(E' ancora presente - lato monte dopo le pensiline - il lungo magazzino merci doganale demolito nel giugno 2015)
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- Nel marzo 2017 -
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- Rotabili in stazione - - Locomotiva della Compagnia PLM (Paris-Lyon-Méditerranée) appena giunta dalla Francia nel 1900 -
- Foto Collezione Cudemo / da: I 120 anni della ferrovia Savona-Ventimiglia / Franco Dell'Amico / Franco Rebagliati / Dopolavoro Ferroviario di Savona -
- Coincidenza tra i treni trainati dalla 6308 FS (in partenza) e la 230 PLM (poi 230B) in arrivo negli anni '10 -
- Foto Collezione Franco Dell'Amico / da: I 120 anni della ferrovia Savona-Ventimiglia / Franco Dell'Amico / Franco Rebagliati / Dopolavoro Ferroviario di Savona -
- Gr.745 FS nel 1928 -
- Foto da: rivarossi-memory.it -
- 141 R 1160 SNCF in arrivo da Nizza nel Natale del 1956 -
- Foto da: ferrovie.it -
- Due convogli con E.431; uno in doppia trazione con una E.432, pronti a partire verso Savona nel 1957 -
- Foto FS / da: I 120 anni della ferrovia Savona-Ventimiglia / Franco Dell'Amico / Franco Rebagliati / Dopolavoro Ferroviario di Savona -
- Gr.835 in manovra nella stazione di Ventimiglia il 25 luglio 1960 -
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- Foto da: wikiwand.com - - ALn.442-448 TEE "Ligure" nel 1963 -
- Foto FS / da: I 120 anni della ferrovia Savona-Ventimiglia / Franco Dell'Amico / Franco Rebagliati / Dopolavoro Ferroviario di Savona -
- E.333.014 nel 1964 -
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- Foto Collezione Gianfranco Ferro / da: stagniweb.it -
- ETR.251 "Arlecchino" nel febbraio 1992 per una corsa di prova Milano-Ventimiglia -
- Foto Franco Dell'Amico / da: I 120 anni della ferrovia Savona-Ventimiglia / Franco Dell'Amico / Franco Rebagliati / Dopolavoro Ferroviario di Savona -
- Verso la Francia - - Treno internazionale sul ponte metallico a binario unico -
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- Foto da: ebay.it -
- Treno nella zona dei "Balzi Rossi" trainato dalla locomotiva 230 PLM negli anni '20 -
- Foto da: ferrovie.it -
- Verso l'Italia - - Treno di lusso proveniente da Parigi -
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- Foto da: delcampe.net -
- Passeggeri - - Pendolari appena scesi dalla carrozze francesi SNCF affollano il marciapiede della stazione di Ventimiglia nel 1965 -
- Oggi e ieri al tempo della trazione trifase - - La vecchia linea ferroviaria litoranea in uscita da Savona verso Genova -
- Poco distante dalla galleria "Valloria" di fronte è ancora visibile il portale della galleria "Frati" (273 m) - (Sullo sfondo la galleria stradale "Valloria")
- Foto da Google Earth -
- E.333 trifase con treno passeggeri in prossimità della galleria "Frati" -
- Foto Peter Willen / da: “Storia dell’elettrificazione e dei locomotori trifasi F.S. / Claudio Pedrazzini / Club Ferromodellistico Bresciano” -
- Dopo la galleria "Frati" la galleria "Valloria" e poi la galleria "Termine" di 260 m il cui portale è stato murato -
- Foto da Google Earth -
- E.551.122 al traino di un treno merci all'imbocco della galleria "Termine" che sbuca in prossimità del Rio Termine verso Albissola Marina -
- Foto Peter Willen / da: “Storia dell’elettrificazione e dei locomotori trifasi F.S. / Claudio Pedrazzini / Club Ferromodellistico Bresciano” -
- Nino -
Nino Carbone
Posted - 01 October 2024 : 13:39:29
- Galleria “Dofou” sulla linea litoranea abbandonata in prossimità della vecchia stazione di Celle Ligure - (Capo Aspera separa Celle Ligure da Varazze)
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- Foto da: Google Earth -
- Il portale lato Celle Ligure nel 1972 -
- Foto da: A. Ferracuti / da: ferrovieabbandonate.it -
- Ai giorni nostri -
- Foto da: Google Earth -
- Foto da: Google Earth -
- Il portale lato Varazze ai giorni nostri -
- Foto da: Google Earth -
- Nino -
Nino Carbone
Posted - 13 April 2024 : 10:31:27
- Galleria "Chiariventi" km 953,58 tra le stazioni di Spotorno e Noli sulla vecchia linea litoranea abbandonata -
- La linea al tempo della trazione trifase in prossimità della stazione di Porto Maurizio - (Sullo sfondo la città vecchia)
- Foto da: ferrovie.it -
- Foto da: ferrovie.it -
- La linea a Borgo Prino - (Dalla parte opposta la città vecchia)
- Foto da: ferrovie.it -
- Foto Collezione Giorgio Stagni / da: stagniweb.it -
- Ai giorni nostri -
- Foto da: Google Hearth -
- Foto da: Google Hearth -
- Nino -
Nino Carbone
Posted - 18 June 2022 : 14:02:24
- Le due gallerie di Capo Nero (Ospedaletti) -
La linea originaria da e per Sanremo transitava in località Capo Nero seguendo l’andamento costiero e attraversando una galleria lunga 667,75 metri.
A causa della natura del terreno soggetto a frane (problema condiviso con altre gallerie che subirono notevoli danni per lo stesso motivo), la linea venne dismessa negli anni ‘20 e spostata a monte con una nuova galleria più lunga e più sicura che tagliava diagonalmente il Capo.
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- Foto da: Google Earth -
- Portale a ponente della linea originaria che seguiva l’andamento costiero -
- Foto da: Google Earth -
- Portale a levante -
- Foto da: Google Earth -
La nuova galleria che tagliava Capo Nero lunga 1.750 metri (oggi pedonale e ciclabile) venne realizzata con sagoma a 2 binari ma sempre utilizzata con un solo binario.
- Portale a ponente della nuova galleria con ingresso curvilineo -
- Foto da: Google Earth -
- Anche il portale a levante con ingresso curvilineo -
- Foto da: levantestructurae.net -
- L’ex tracciato lato levante con l’innesto nella nuova galleria -
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- Foto da: Google Earth -
- La linea verso Sanremo -
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- Foto da: Google Earth -
- Interno verso Ospedaletti -
- La galleria è suddivisa in 4 corsie: la corsia a sinistra è riservata ai pedoni, poi quella dei ciclisti provenienti da Ospedaletti, quella dei ciclisti provenienti da Sanremo e a destra la corsia per i podisti -
- Foto da: bellitaliainbici.it -
- E’ stato conservato il segnale di protezione della stazione di Ospedaletti -
- Foto Giorgio Stagni / da: stagniweb.it -
- Foto Giorgio Stagni / da: stagniweb.it -
- L’ex tracciato lato ponente con l’innesto nella nuova galleria -
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- Foto da: Google Earth -
- La zona dalla ex stazione ai giorni nostri -
- Foto da: riviera24.it -
- Nino -
Nino Carbone
Posted - 04 June 2022 : 12:11:52
- La stazione di Bergeggi e il sistema di grotte carsiche - (Era una fermata sulla linea Genova-Ventimiglia inaugurata nel 1872 in concomitanza con l’apertura della tratta Savona-Ventimiglia)
Era ubicata tra le ex stazioni di Spotorno e Vado Ligure sulla vecchia linea litoranea.
Venne dismessa nel 1968 e 9 anni dopo venne soppresso l’intero tratto di linea da Vado Ligure Zona Industriale a Finale Ligure Marina (che la escludeva) causa l’attivazione della variante di tracciato a monte.
La fermata era composta da un fabbricato viaggiatori posto tra gli imbocchi di 2 gallerie ravvicinate e dal solo binario di circolazione.
- Panoramica nel 1920 - (Per raggiungere la stazione dal borgo situato in posizione più elevata costringeva gli abitanti a una buona camminata)
Clic foto per localizzazione -
- Foto Collezione Franco Rebagliati / da: I 120 anni della linea ferroviaria Savona-Ventimiglia 1872-1992 / Franco Dell'Amico / Franco Rebagliati / Dopolavoro Ferroviario Savona -
- La stazione e il casello sopra la galleria Porto Vado al Km 48 lunga 1.129,89 in una foto del 1915 -
- Foto Collezione Moggio / da: I 120 anni della linea ferroviaria Savona-Ventimiglia 1872-1992 / Franco Dell'Amico / Franco Rebagliati / Dopolavoro Ferroviario Savona -
- Nel 1980 tre anni dopo la chiusura della linea -
- Foto Franco Rebagliati / da: I 120 anni della linea ferroviaria Savona-Ventimiglia 1872-1992 / Franco Dell'Amico / Franco Rebagliati / Dopolavoro Ferroviario Savona -
- Nel 2007 -
- Foto Giorgio Stagni / da: stagniweb.it -
- Il breve tratto allo scoperto della linea prima di immettersi nella galleria (in alto) che sbucherà in località Torre del Mare -
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- Foto da: Google Earth -
- La galleria dismessa verso ponente ai giorni nostri -
- Foto da: Google Earth -
- Il muraglione di contenimento su due piani che sosteneva l'ingresso della galleria -
- Foto da: storiapatriasavona.it -
- Nota -
- Il tratto all'aperto della linea ferroviaria a Bergeggi era molto breve, la linea si immetteva nella galleria scavata nella montagna tutta sotto il borgo -
- La galleria in totale era lunga 1616,95 metri e si divideva in 2 gallerie:
- Sotto la Costa di Bergeggi lunga 810,50 metri di cui 50 metri di galleria artificiale che univa le 2 gallerie - - Bergeggi lunga 806,45 metri (sotto il promontorio omonimo) -
- Superato il promontorio sbucava in località Torre del Mare situato al confine con il Comune di Spotorno -
- La linea con andamento curvilineo all'ingresso in galleria -
- Foto da: hoteloroverde.it -
- Il percorso della linea tutto in galleria sotto il borgo di Bergeggi e sotto il promontorio -
(Il trattino bianco indica la galleria artificiale che univa le due gallerie)
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- Foto da Google Earth -
- A ponente della baia -
- Il muraglione con i contrafforti di sostegno e in basso le aperture ad arco nascondevano la galleria artificiale -
- Foto da: hoteloroverde.it -
- Ai giorni nostri -
- Foto da Google Earth -
- Foto da Google Earth -
- Il suo interno nel 2011 da cui si accede a un sistema di grotte carsiche -
- Foto M.Santiago / da: ferrovieabbandonate.it -
- Il sistema di grotte carsiche scoperto nel 1870 durante i lavori per la costruzione della galleria ferroviaria -
- Il portale della galleria “Bergeggi” e l’ex casello - ridimensionato - dalla parte opposta il promontorio in località Torre del Mare -
- Foto da: Google Earth -
- La linea ferroviaria nello stesso tratto parallela all’Aurelia / A margine sinistro il casello (più grande) della foto sopra -
- Foto da: picclick.it -
- Il rettilineo con la galleria e il casello in una panoramica -
- Foto da: picclick.it -
- Il locale Noli-Savona negli ultimi giorni di esercizio della vecchia linea a Torre del Mare nell'aprile 1977 - (Alimentazione in corrente continua utilizzando le mensole dell'alimentazione trifase)
- Foto Franco Dell'Amico / da: I 120 anni della linea ferroviaria Savona-Ventimiglia 1872-1992 / Franco Dell'Amico / Franco Rebagliati / Dopolavoro Ferroviario Savona -
- Panoramica della ex linea litoranea tra i 2 caselli e la galleria in prossimità della stazione di Spotorno -
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- Foto da: Google Earth -
- La galleria verso la stazione di Spotorno con il secondo casello - (Utilizzata a senso unico alternato a servizio della viabilità locale)
- Foto da: Google Earth -
- La galleria dalla parte opposta - (L’edificio a destra rispetto alla foto successiva è stato ristrutturato)
- Foto da: Google Earth -
- Lo stesso tratto in prossimità dell’ex Istituto San Vincenzo al tempo del vapore - (Foto ante 1931 anni in cui venne installata la trazione trifase sulla Savona-Ventimiglia)
- Foto da: picclick.it -
- Nino -
Nino Carbone
Posted - 21 May 2022 : 15:58:39
- Borghetto Santo Spirito -
- La stazione nel 1902 - (Sulla sinistra la galleria Santo Spirito)
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- Foto da: picclick.it -
- Anni ’30 -
- Breve convoglio con 2 vetture CIWL e 2 bagagliai trainati da una E.333 -
- Foto Collezione Franco Dell’Amico / I 120 anni della linea ferroviaria Savona-Ventimiglia / F.ell’Amico / F.Rebagliati / Dopolavoro Ferroviario Savona -
- La galleria Santo Spirito in fase di costruzione -
- Foto da: sanremostoria.it -
- Foto da: sanremostoria.it -
- Nino -
Nino Carbone
Posted - 12 May 2022 : 15:29:37
- I binari a monte della stazione di Savona Letimbro -
- Il bivio delle linee -
- Il binario che curva verso destra - a margine - è della linea diretta a Genova -
- Il binario di sinistra - a destra del fascio merci - è per le linee dirette a San Giuseppe di Cairo, via Ferrania e via Altare -
- Foto da: ivg.it -
- Nel rettangolo -
- I binari della stazione con le diramazioni -
- Cartina da: ferrovie.it -
- I binari verso Genova (rosso) e San Giuseppe di Cairo (blu) -
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- Foto da: Google Earth -
- Il casello ubicato sulla linea per Genova -
- Foto da: Google Earth -
- La galleria "Cadimora" (702 m) a fine curva nell’abitato è stata murata -
- Foto da: Google Earth -
- I binari della ex linea litoranea in rilevato nei pressi della galleria "Valloria" (253 m) verso Savona Letimbro negli anni '50 - (Sullo sfondo le strutture delle Funivie di Savona / Link correlato: https://it.wikipedia.org/wiki/Funivie_di_Savona)
- Foto da: picclick.it -
- Sulla destra si intravvede il portale della galleria -
- Foto da: picclick.it -
- Ai giorni nostri -
- Il portale della galleria "Valloria" coperto dalla vegetazione -
- Foto da Google Earth -
- Di fronte è ancora visibile il portale della galleria "Frati" (273 m) - (Sullo sfondo la galleria stradale "Valloria")
- Foto da Google Earth -
- L'uscita della galleria "Frati" a fianco di quella stradale, tra la vegetazione è lievemente visibile la parte bassa del portale -
- Foto da Google Earth -
- La galleria nel 2011 -
- Foto M.Santiago / da: ferrovieabbandonate.it -
- Poco distante la galleria "Termine" (260 m) il cui portale è stato murato -
- Foto da Google Earth -
- L'uscita della galleria "Termine" - con casello - in prossimità del Rio Termine verso Albissola Marina -
- Foto da Google Earth -
- Dal Rio Termine la galleria "San Benedetto" (326 m) sbucava ad Albissola Marina -
- Foto da Google Earth -
- L'uscita della galleria "San Benedetto" nella parte interna dell'abitato di Albissola Marina -
- Foto da Google Earth -
- Le gallerie dal satellite -
- Foto da Google Earth -
- Foto da Google Earth -
- Dati gallerie da: Genova-Savona andata e ritorno / C.Bozzano / R.Pastore / C.Serra / Fratelli Frilli Editori -
- Nino -
Nino Carbone
Posted - 16 April 2022 : 13:10:53
- Stazione di Alassio al tempo del vapore - (Foto ante 1931 anno in cui venne alimentata con sistema trifase la tratta Savona-Ventimiglia)
- Foto da: picclick.it -
- Foto da: picclick.it -
- Nino -
Nino Carbone
Posted - 02 April 2022 : 14:39:53
- La linea ferroviaria da Pegli a Pra’ e il “Castelluccio” -
- Il rettifilo della linea ferroviaria a binario unico tra Pegli e la stazione di Pra’ al tempo del vapore - (La linea ferroviaria - poco visibile aldilà del muretto - transita parallela alla Via Aurelia tra il “Castelluccio” sul mare e uno sperone di roccia a monte)
(Foto databile prima del 1916 anno in cui venne installata la trazione trifase da Sampierdarena a Savona)
- Il "Castelluccio" è già stato ridotto a forma pentagonale in seguito alla costruzione della ferrovia -
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- Foto da: Genova come era / Luciana Frassati / Cassa di Risparmio di Genova e Imperia -
- La linea a binario unico alimentata a trazione trifase - (Foto databile prima del 1935 anno in cui venne realizzato il raddoppio Pegli-Voltri)
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- Foto da: genovaoldphoto.jimdofreee.com -
La linea a doppio binario negli anni ‘50 ancora con alimentazione trifase (La conversione da sistema trifase a corrente continua avvenne nel 1964 sulla tratta Genova Piazza Principe-Sampierdarena-Savona )
- Foto da: delcampe.net -
- Linea ferroviaria e Via Aurelia negli anni ‘50 in prossimità del “Castelluccio” -
- Foto da: pegliese.it -
- La linea ad alimentazione trifase proveniente da Pegli nei primi anni ‘60 -
- Foto da: pegliese.it -
- Nota storica -
Nel rettifilo la ferrovia transita in prossimità del “Castelluccio”, fortificazione per la difesa del Borgo di Pra’ che faceva parte delle opere difensive del XVI secolo nella Riviera Ligure di Ponente.
Il “Castelluccio” ubicato a levante del Borgo di Pra’ era in una zona poco abitata, posizione perfetta per difendere la spiaggia e il Borgo stesso.
A quei tempi il confine tra Pra’ e Pegli era spostato più a levante.
- Confini del Comune di Pra’ nel 1926 alla nascita della “Grande Genova” -
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- Cartina da: it.wikipedia.org -
L’originario fortino di avvistamento e difesa risalente al X secolo era costruito su uno scoglio a picco sul mare.
Nel corso del XVI secolo <<...le coste liguri, già soggette da tempi lontani alle incursioni di flotte nemiche e orde piratesche, risultavano molto esposte agli attacchi, per cui si ebbero - coordinate dal governo della Repubblica di Genova - iniziative per costruzioni difensive.
La necessità di creare nuove protezioni divenne in quel periodo urgente per tutte le comunità costiere; nacquero così sulla costa una serie di fortificazioni atte a presidiare i beni e la vita stessa degli abitanti, offrendo una protezione armata durante le incursioni.
Con queste molteplici fortificazioni venne anche ripristinata la catena di segnalazioni che già da tempi antichi aveva la doppia funzione; sia di segnalare la rotta ai naviganti sia di trasmettere con rapidità le notizie relative alla comune sicurezza>>.
In questa fase venne edificato il “Castelluccio” a difesa della costa e dell’abitato di Pra’, mentre l’abitato di Pegli, che si trovava oltre il promontorio verso levante, era difeso da altri due castelli.
<<Situato in posizione dominante sopra una roccia di formazione serpentinosa, sopraelevato dalla spiaggia di una ventina di metri, era originariamente di forma quadrata, con bastioni a levante e ponente>>.
- Foto da: it.wikipedia.org -
In fase di costruzione della linea ferroviaria verso Ponente, l’angolo verso nord venne demolito insieme alle strutture su esso gravanti, per cui la pianta modificata divenne da forma quadrata a forma pentagonale.
Per dare accesso alle strutture rimaste fu aperto un varco verso il mare.
Durante la Seconda Guerra Mondiale i soldati tedeschi lo trasformarono in un fortilizio installando batterie e un bunker antisbarco, anche questi questi orientati verso la spiaggia di Pra’, spiaggia oggi non più esistente occupata da strutture portuali ed altri servizi.
- Ai giorni nostri ridimensionato rispetto alla struttura originaria -
- Foto Alessio Sbarbaro / da: it.wikipedia.org -
- Attualmente di forma pentagonale -
- Pianta da: supratutto.it -
- Dal satellite - (In rosso l'angolo demolito)
- Foto da: Google Earth -
- La spiaggia di Pra’ negli anni ’50 -
- Oggi la spiaggia non è più esistente; è stata occupata dalla linea ferroviaria spostata a mare, da approdo per imbarcazioni, campi per attività sportive, giardini pubblici, spazi per manifestazioni e posteggi -
(Particolare: nel lungo rettilineo parallelo alla linea ferroviaria, la Via Aurelia formava un ansa attorno alla stazione)
- Foto da: ebay.it -
- Foto da: ferrovie.it -
- Anni ’40 - (Non sono ancora presenti gli stabilimenti balneari a ridosso della linea ferroviaria)
- Storia di Genova per immagini / Pino Lo Presti -
- Dal satellite -
Nel braccio di mare antistante la delegazione è stato realizzato il Bacino Portuale di Pra', adibito alla movimentazione dei container.
Il porto è sempre stato situato solo ed esclusivamente a Pra', ma ha mantenuto dalla sua realizzazione l'impropria denominazione "di Voltri".
Non a caso, nel tentativo di ristabilire la realtà delle cose, era stato fondato il "PDE" (Pra' Distripark Europa).
A partire dal 4 settembre 2014, l'Autorità Portuale di Genova ha ufficialmente modificato la denominazione del porto in Bacino Portuale di Pra'.
Inoltre, nel canale di calma creato dal riempimento effettuato per la realizzazione del suddetto porto, è cresciuto via via un approdo per imbarcazioni da diporto a vela e a motore con accosti, moli, pontili, cantieri navali e di rimessaggio; è oggi uno dei porti per la nautica da diporto più grandi d'Italia.
Il canale di calma di Pra' è sede di gare nazionali e internazionali di canottaggio.