Gian Michele Sambonet
Italy
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Posted - 17 February 2012 : 16:41:57
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- P 10 prussiana (BR 39) -
- P 10 Elberfeld 2811 prototipo del 1922 (Werkfoto Borsig) -
- Cenni di storia -
La prima guerra mondiale con le sue conseguenze, di perdite dovute ai danni e di oneri stipulati nel trattato di armistizio, avevano gravemente colpito la flotta di veicoli delle Ferrovie Reali dello Stato Prussiano.
Questi fatti e la necessità di realizzare una locomotiva particolarmente potente, per il traino di treni passeggeri pesanti nelle regioni montuose, riunirono, nel 1919 ad Arnstadt, un comitato di esperti presieduto da Richard Paul Wagner, per discutere lo sviluppo di un nuovo progetto.
Era necessaria una locomotiva ad alte prestazioni con grande aderenza e forza di trazione.
Questi parametri portarono quasi inevitabilmente a definire una macchina con disposizione degli assi 1'D1', dotata di una potente caldaia con un'ampia camera di combustione.
Borsig presentò un progetto che prevedeva un focolare Belpaire (tipico di molte locomotive inglesi), con una griglia molto estesa in lunghezza, che si inseriva tra le ruote motrici posteriori.
Nella parte alta, il forno si allargava con forma squadrata a volta piatta, particolare che divenne una caratteristica di questa locomotiva.
La lunga caldaia a due sezioni presentava tre cupole, un duomo di vapore, uno di alimentazione e nel mezzo la sabbiera, ugualmente rotonda, con quattro condotte su ciascun lato.
Il motore, con tre cilindri a espansione semplice (di scuola tipicamente prussiana), agiva sul secondo asse accoppiato.
Questo e il quarto asse motore erano montati senza gioco sul telaio a barre.
Il terzo asse accoppiato aveva un gioco laterale di 25 mm e l'asse portante posteriore di tipo Adams, poteva muoversi di 100 mm su ogni lato.
Il primo asse motore, che aveva un gioco laterale di 30 mm, era collegato con un telaio Krauss-Helmholtzcon all'asse portante anteriore, che poteva ruotare di 125 mm da entrambe le parti.
La distribuzione era di tipo Heusinger, con il cilindro centrale privo di manovella e comandato dai due esterni.
Le manovelle per il comando della distribuzione erano posizionate sul terzo asse motore.
Il progetto dovette attendere prima di essere realizzato, poiché i vertici delle Ferrovie Prussiane volevano valutare le qualità della sassone XX HV (BR 19.0) del 1918, la più grande locomotiva costruita fino ad allora in Germania, con stesso rodiggio (Mikado) e un motore composito ancora più potente, che si rivelò poi eccellente.
I due primi prototipi furono consegnati da Borsig nell'aprile/maggio del 1922 e classificati P 10, con numeri di servizio Elberfeld 2810 e 2811.
Lo stesso anno seguirono altre otto macchine pre-serie, con numerazione Elberfeld 2812-2819.
Durante i test drive nell'estate del 1922, la P 10 Elberfeld 2810 raggiunse l'impressionante velocità di 134 km/h, con un convoglio composto da 15 vetture e pesante 720 tonnellate.
Fino a 120 Km/h la corsa si dimostrò regolare, ma oltre tale velocità la locomotiva accusava crescenti movimenti parassiti, in particolare un fastidioso beccheggio (o galoppo) e fu per questo motivo che la velocità massima autorizzata fu limitata a 110 Km/h.
A velocità sostenute anche i consumi si rivelarono enormi, a causa del forte tiraggio del grande focolare Belpaire, che bruciava carbone più del necessario.
Un altro problema era dovuto all'eccessivo carico assiale, pari a 19,4 t, che inizialmente limitò l'utilizzo di queste macchine solo a poche linee con infrastrutture adeguate.
Sebbene l'Amministrazione Prussiana si ritenesse soddisfatta del progetto, al contrario i tecnici dell'ufficio collaudi di Grunewald rimasero con molte perplessità.
Le P 10 furono una delle ultime creazioni delle Ferrovie Prussiane prima che perdessero, con l'integrazione nell'amministrazione unificata tedesca, la loro libertà e la loro autonomia a livello di concezione delle macchine stesse.
- BR 39 043 del 1923 in livrea "fotografica" (Werkfoto Henschel) -
Le prime 12 locomotive di serie furono consegnate da Borsig nel 1923 come BR 17 011-022, secondo la riclassificazione provvisoria della Deutsche Reichsbahn, ma le insegne dell'amministrazione di appartenenza rimasero quelle prussiane fino al 1924.
Queste macchine inaugurarono sulla rete ferroviaria tedesca l'uso degli schermi parafumo.
Dall'autunno del 1923, tutte le consegne successive, in cui furono coinvolti oltre a Borsig altri cinque produttori quali Henschel, Hanomag, Krupp, Linke-Hofmann e Maschinenbau-Gesellschaft Karlsruhe, presentavano già le le numerazioni della nuova Classe 39, confermata in via definitiva nel 1926.
In totale, dal 1922 al 1927, furono costruite 260 unità, cui fu accoppiato un grande tender di tipo prussiano 2'2' T 31,5.
Le locomotive della Classe 39 furono utilizzate progressivamente su molte linee principali dal profilo collinare, nella Germania centrale e meridionale, in testa a pesanti treni espressi.
Nonostante i giudizi inizialmente sfavorevoli, dovuti all'eccessivo peso e a consumi decisamente elevati, alla Classe P 10 prussiana fu concessa una lunga vita.
La Deutsche Bundesbahn equipaggiò molte delle 152 unità prese in carico nel dopoguerra, con deflettori parafumo Witte e tender di tipo 2’2’ T 34.
Le ultime tre unità, che erano assegnate al deposito di Stoccarda, furono ritirate nel 1967.
Nella Germania dell'Est, la Deutsche Reichsbahn ricostruì 85 macchine, riclassificandole BR 22, che furono definitivamente ritirate già nel 1971.
- Dati tecnici -
- Anni: 1922-1927 - - Modello: 1'D1' h3 - - Potenza: 1.620 PSi - - Velocità: 110 km/h - - Lunghezza: 22.980* mm - - Diametro ruote motrici: 1.750 mm - Diametro bissel anteriore: 1.000 mm - - Diametro bissel posteriore: 1.100 mm - - Cilindri: 3 a vapore surriscaldato - - Diametro cilindri: 520 mm - - Corsa: 660 mm - - Griglia: 4,0 m² - - Superficie di evaporazione: 218,1 m² - - Surriscaldatore: 82,0 m² - - Pressione di esercizio: 14 bar - - Peso di servizio: 110,4 t - - Peso aderente: 75,7 t - - Carico massimo per asse: 19,4 t -
- Tender: pr 2'2' T 31,5* / 2'2' T 34 -
- Unità costruite: 260 -
- Numerazione: 39 001-260 -
- BR 39 DB con deflettori Witte e tender saldato -
- Immagini -
- P 10 Elberfeld 2810 (prototipo) in fase di allestimento finale presso le officine Borsig nella primavera del 1922 -
Le 10 macchine pre-serie avevano respingenti a stelo con molle a bovolo.
- Werkfoto Borsig -
- BR 17 002 (classificazione provvisoria DRG) presso le officine Borsig a Berlino nell'inverno 1923 -
Il prototipo consegnato come P 10 Elberfeld 2811, con il numero di fabbrica Borsig 11.000, fu riclassificato BR 39 002 nell'autunno del 1923.
- Foto: Archiv Kenning -
- BR 17 011 (successivamente 39 011) alla consegna nella primavera del 1923 -
Questa macchina, la prima della produzione in serie, fu anche la prima a ricevere i deflettori parafumo.
- Werkfoto Borsig -
- P 10 Elberfeld 2810 (BR 39 001) a Lehrte durante i test drive con un convoglio di 720 tonellate nel luglio 1922 -
- Foto: Coll. Hufschläger -
- BR 39 124 in deposito a Colonia nel 1928 -
Tutte le locomotive della Classe 39 furono consegnate con illuminazione a gas Pintsch.
- Foto: C. Bellingrodt -
- La BR 39 004 (ex P 10 Elberfeld 2813) con un treno espresso a Dresda nel 1929 -
- Foto: Werner Hubert -
- La BR 39 122 con il treno notturno D 16 (Berlin–Köln) raggiunge Colonia nel 1930 -
- Foto: C. Bellingrodt -
- La BR 39 174 con la BR 19 005 in manovra a Dresda nel 1936 e sullo sfondo il treno Henschel-Wegmann diretto a Berlino -
- Foto: C. Bellingrodt -
- La BR 39 072 attraversa il Reno a Costanza il 18 agosto 1953 -
- Foto: C. Bellingrodt -
- Michele e Nino -
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