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Gian Michele Sambonet
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Posted - 16 September 2019 : 15:51:08
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Gian Michele Sambonet
Italy
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Posted - 16 September 2019 : 15:52:53
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Ce 6/8 I (Fc 2x3/4)
La necessità di importare carbone ad alto costo per muovere le locomotive, indusse gli svizzeri, verso la metà degli anni '10 del secolo scorso, a programmare un vasto piano di elettrificazione delle proprie linee ferroviarie, dal momento che di energia elettrica ne potevano produrre in abbondanza, considerata la morfologia del loro territorio. La priorità era riservata alle linee più importanti e tra esse il Gottardo, principale collegamento tra nord e sud delle Alpi. Le Ferrovie Federali Svizzere chiesero quindi, ai principali costruttori svizzeri di locomotive, di elaborare dei progetti adatti alle diverse esigenze di trasporto, cui far seguito alla realizzazione di prototipi da sperimentare sulle diverse linee, sia in testa a treni passeggeri, sia merci. A quei tempi, in fatto di locomotive elettriche, ai costruttori mancava completamente l'esperienza, in particolare riguardo gli organi di trasmissione. Per cui, in una prima fase, si optò per la trasmissione a bielle, che era stata perfezionata negli anni nel campo della trazione a vapore.
Il costruttore Brown, Boveri & Cie. (BBC), in collaborazione con Schweizerische Lokomotiv- und Maschinenfabrik (SLM) presentò due progetti per il Gottardo, uno per treni passeggeri ed uno per treni merci. Le due macchine erano molto simili, si differenziavano praticamente solo per il rodiggio. I due progetti furono approvati e il costruttore iniziò la realizzazione dei prototipi nel 1917. Nel frattempo il costruttore Maschinenfabrik Oerlikon (MFO), sempre in collaborazione con SLM, presentò tardivamente un progetto rivoluzionario di una locomotiva per treni merci da montagna: Il "Coccodrillo". Come già riportato nella sezione che lo riguarda, Le FFS rimasero esterrefatte dal progetto e senza aspettarne un prototipo avviarono immediatamente un ordinazione per la costruzione in serie.
A causa della difficoltà nell'approvvigionamento di materie prime dall'estero, dovuta alla Prima Guerra Mondiale che incombeva nel resto d'Europa, la consegna dei prototipi ebbe un notevole ritardo e la versione per treni merci della locomotiva da montagna progettata da BBC, classificata come Fc 2x3/4 12201, arrivò solo nel luglio del 1919, pochi mesi prima della consegna dei primi "Coccodrilli (dicembre 1919), anch'essi classificati come Fc 2x3/4. I Coccodrilli diedero subito prova di possedere doti straordinarie per il compito a loro affidato, al contrario della concorrente, per cui le FFS assegnarono alla BBC esclusivamente il compito di realizzare in serie la versione da montagna per treni passeggeri: la Fb 2x2/3 (Be 4/6). Soprannominata köfferli (bauletto in svizzero tedesco) per le particolari forme dei due avancorpi, al prototipo della Fc 2x3/4 BBC, quindi, non fece seguito alcuna ordinazione per la produzione in serie.
Riclassificata come Ce 6/8I 14201 nel 1920, la köfferli rimase in sevizio a Berna fino al 1921, in attesa del completamento dell'elettrificazione sul Gottardo. Dal 1921 fino al 1938 ha operato sul Gottardo insieme ai Coccodrilli e dal 1938 al 1965 è stata trasferita al deposito di Basilea, dove ha svolto sempre servizio merci ma in pianura e a corto raggio.
La köfferli non era una gran macchina e ha sempre dato problemi. Per questo non era particolarmente amata dai ferrovieri, al contrario dei coccodrilli. Questa "indesiderata" veniva scaricata continuamente da un deposito all'altro. Da Erstfeld a Biasca (Bellinzona), da Biasca di nuovo a Erstfeld e così via. Poi da Basilea a Zurigo... Ma qual era il suo difetto? Il suo problema principale era la troppa potenza per l'epoca e per quella macchina. I suoi motori sviluppavano 2370 CV contro i 1920 CV della Be 4/6, con la quale condivideva tutte le componenti elettriche, i sistemi di raffreddamento e gli organi di propulsione. Risultato: surriscaldava e spaccava. Questo sin dalla consegna (i test-drive della köfferli, sulla già elettrificata Bern–Thun–Spiez, iniziarono una settimana dopo quelli dei Coccodrilli, perchè si divette procedere a un'ulteriore messa a punto preliminare). Inoltre era sbilanciata nei pesi e soffriva di forti movimenti parassiti di serpeggio e rollio (comuni alla Be 4/6), dovuti al biellismo e al baricentro alto. I Coccodrilli, che diversamente disponevano di una distribuzione del rodiggio invertita rispetto alla köfferli e inoltre avevano un baricentro basso, non ne soffrivano.
Nata con livrea marrone, intorno al 1940 ricevette la colorazione verde. Dopo essere stata esposta all'Expo di Losanna del 1964, per alcuni anni svolse servizi minori e nel 1968 fu destinata alla rottamazione. Ma il ferroviere Hans Schneeberger se ne fece carico e ottenne una nuova revisione R1, allo scopo di essere poi utilizzata per corse di prova freni a Berna. All'occasione ricevette anche la sua livrea originale marrone. In seguito fu parcheggiata a Erstfeld, dove fu spenta definitivamente nel 1982. Fu Hans Schneeberger a soprannominarla "Grossmutter" (nonna, in quanto considerata l'antesignana di tutti i Coccodrilli come designazione e progetto, anche se con i coccodrilli non aveva nulla a che vedere se non per il rodiggio) e sembra fosse lui l'unico macchinista in grado di farla camminare; le componenti elettriche della macchina già soffrivano parecchio. Dal 1982 fu esposta al Museo dei trasporti di Lucerna fino al 1990. Poiché non godeva di grande interesse fu ritirata in un deposito per lasciare spazio ad altre macchine. Nel 1998, non più funzionante, è tornata a Erstfeld e affidata all'SBB Historic Team Erstfeld. Nel 2011, presso il Team, è nato un progetto per il restauro della locomotiva. (Foto: BBC)
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Gian Michele Sambonet
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Posted - 16 September 2019 : 16:43:54
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La Ce 6/8I 14201 ancora funzionante, in un raduno di veterane a Erstfeld nel settembre 1981. Oggi, per renderla di nuovo operativa, occorrerebbero grossi e costosi lavori a tutte le componenti elettriche. (Foto: Christian Zellweger)
Devo dire che inizio ad amarlo anch'io questo brutto anatroccolo tra i Coccodrilli. "Ce l'abbiamo e ce la dobbiamo tenere, anche se non ci piace" andavano dicendo i ferrovieri appellandola "Problem-Lok" anziché "Probe-Lok" (prototipo), ma ora ci si sono affezionati. |
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Gian Michele Sambonet
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Posted - 16 September 2019 : 16:56:22
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La Ce 6/8I a Basilea nel 1957. Notare i respingenti a stelo, poi sostituiti nei primi anni '60 (Foto: Max Hintermann) |
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Gian Michele Sambonet
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Posted - 16 September 2019 : 16:59:06
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Ed eccola in verde a Zurigo nel 1964. (Foto: Max Hintermann) |
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Gian Michele Sambonet
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Posted - 16 September 2019 : 17:34:31
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Ce 6/8I e Ce 6/8II a confronto: baricentro, articolazione, posizione dei motori rispetto agli assi... |
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Gian Michele Sambonet
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Posted - 18 September 2019 : 13:14:49
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Sotto il mantello... (Foto: BBC) |
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Gian Michele Sambonet
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Posted - 18 September 2019 : 14:02:04
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Basilea ovest 1964. (Foto: Victor Francescon)
Durante la sua travagliata carriera, per una volta, alla köfferli fu riservata anche la prestigiosa occasione di essere posta in testa a un TEE. E non avendo placchette a disposizione...
Nel 1961 due motori della köfferli esplosero. Sostituiti con della zavorra la macchina rimase in servizio leggero in Ticino, in attesa che si prendesse una decisione riguardo il suo futuro. Si decise infine di ricostruire i motori presso le officine di Bellinzona e verso la fine del 1962, riacquistata la piena potenza, la köfferli fece ritorno a Basilea attraverso il Gottardo. |
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Gian Michele Sambonet
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Posted - 18 September 2019 : 14:38:29
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Lucerna 20 marzo 1965. (Foto: Daniel Heer) |
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Gian Michele Sambonet
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Posted - 18 September 2019 : 16:21:37
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Läufelfingen 21 febbraio 1968. Ora soprannominata "Frau Schneeberger" (è lui in cabina), fresca di revisione R1 è pronta per il suo ultimo incarico destinato alle prove sui freni. (foto: Daniel Heer) |
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Gian Michele Sambonet
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Posted - 18 September 2019 : 16:25:34
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La "Grossmutter", a fine carriera, raggiunge Erstfeld il 25 settembre 1981. (foto: Daniel Heer) |
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