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 Il mitico "Rheingold"
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Piero Chionna

Italy
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Posted - 28 February 2010 :  17:20:20  Show Profile  Visit Piero Chionna's Homepage  Reply with Quote



Anni trenta: Il "Rheingold" trainato dalla 18.534 transita nei pressi di Andernach.
(Foto Carl Bellingrodt/ Eisenbahn-Kurier)




Gli interni del Rheingold in due foto del "Bundesarchiv":





Piero

Piero Chionna

Italy
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Posted - 28 February 2010 :  17:48:44  Show Profile  Visit Piero Chionna's Homepage  Reply with Quote
Desidero ringraziare Stefano Zicche che ci ha gentilmente messo a disposizione i suoi due articoli dedicati alla storia del "Rheingold", il mitico convoglio che collegava Hoek Van Holland con Basel.
E' interessante notare che nell'estate del 1939 alcune carrozze del "Rheingold" giungevano a Milano Centrale al traino delle E428.
Gli articoli sono stati pubblicati sul Bollettino FIMF n°275 e n°285:

http://www.marklinfan.it/documenti/RheingoldStefanoZecchi.pdf




Piero
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Piero Chionna

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Posted - 01 March 2010 :  18:53:17  Show Profile  Visit Piero Chionna's Homepage  Reply with Quote
Il set Märklin 4228 (le foto sono di autore sconosciuto):















Piero
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Piero Chionna

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Posted - 01 March 2010 :  19:09:11  Show Profile  Visit Piero Chionna's Homepage  Reply with Quote
Il set Märklin 28506 (le foto sono di autore sconosciuto):












Piero
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Gian Michele Sambonet

Italy
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Posted - 01 March 2010 :  20:10:45  Show Profile  Reply with Quote
Grazie Piero, ottima documentazione. Il secondo set, che comprai anch'io, rappresenta il treno nella sua prima composizione fine anni '20, dove alcune carrozze proseguivano da Basilea per Zurigo trainate anche dalla Ae 3/6II.
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Piero Chionna

Italy
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Posted - 01 March 2010 :  23:41:15  Show Profile  Visit Piero Chionna's Homepage  Reply with Quote
Gian Michele, ci puoi aiutare ad inquadrare storicamente i due set di vetture?
Nella foto di Carl Bellingrodt mi sembra di vedere entrambe le livree.
Hai ulteriori notizie del convoglio dell'estate '39 con le carrozze del Rheingold dirette a Milano?
Stavo cercando di ricrearne una composizione plausibile, ma nell'articolo di Stefano Zicche sono citate le carrozze svizzere "Stahlwagen" che non sono mai state riprodotte dalla Märklin.
Non avendo disponibili le "Stahlwagen" della Roco pensi che sia possibile utilizzare altri tipi di vetture prodotte dalla Märklin?
Chiedo ancora una cosa:
è plausibile l'impiego di altre macchine SBB, ed in particolare del Coccodrillo, al posto della Ae3/6II?

Piero

Piero
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Gian Michele Sambonet

Italy
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Posted - 02 March 2010 :  07:39:35  Show Profile  Reply with Quote
Devo documentarmi per dare risposte più precise. Al volo e a memoria posso dire che il primo set rappresenta il convoglio come appariva negli anni '30 fino alla soppressione del servizio durante la guerra. Il secondo set invece lo rappresenta come appariva dall'inizio del servizio fino al '32, in colorazione prugna senza insegne. L'immagine la possimo datare in torno al '32, che come sempre accade nei cambi di colorazione, il convoglio aveva carrozze con entrambe le colorazioni.
Il Coccodrillo, con treni passeggeri, poteva essere utilizzato come rinforzo sul Gottardo, generalmente i convogli passegeri rapidi negli anni '20 e '30 erano trainati dalle Ae 3/6 nelle 3 serie. Negli anni '30 i convogli passeggeri che dovevano superare il Gottardo erano trainati dalla Ae 4/7 (le versioni Hag sono tutte di epoca IV purtroppo).
Le Stahlwagen ("carrozze d'acciaio" di epoca II e in servizio fino agli anni '60 ) presentate da Roco sono quelle del parco vetture storiche delle SBB di epoca V e VI.
Sicuramente il convoglio diretto a Milano era trainato da un Ae 4/7, ma una doppia trazione di Coccodrillo + Ae 3/6II sul Gottardo è molto plausibile.
Sarò più preciso sulla formazione di tale convoglio.
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Gian Michele Sambonet

Italy
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Posted - 02 March 2010 :  10:32:41  Show Profile  Reply with Quote
Il Rheingold
Fino al 1928 la Germania non aveva un suo vero treno internazionale. La lacuna fu colmata con l'entrata in servizio del "Rheingold", creato per i turisti inglesi che si recavano in Svizzera, ma anche per dare un tocco di prestigio alle ferrovie tedesche. Il treno era bellissimo e il suo romanticismo di sapore wagneriano ha lasciato un ricordo indelebile in tutti coloro che hanno avuto la fortuna di accomodarsi sulle sue carrozze.

I difficili anni '20
La terribile inflazione degli anni '20 colpì la Germania più di ogni altro Paese europeo. Il biglietto del tram arrivò a costare qualche milione di marchi, mentre scioperi e conflitti sociali erano all'ordine del giorno.
Come si spiega allora che il "Rheingold" sia stato inaugurato proprio in piena burrasca, nel 1928?
Costituita di recente, la Reichsbahn fece una politica basata su treni speciali a prezzo ridotto per le vacanze, tariffe concorrenziali e grandi lavori di elettrificazione. Ma la Reichsbahn contava anche su una clientela di alto livello, da soddisfare con treni prestigiosi nei quali rispecchiare tutto il dinamismo e l'orgoglio nazionale del Paese.

L'idea del Rheingold
I dirigenti della Reichsbahn avevano constatato che era sempre più numerosa la clientela di facoltosi turisti inglesi che si serviva dei treni di lusso della CIWL per la Costa Azzurra. Sia che si trattasse della "Transiberiana", dell"'Orient Express" o del "Train Bleu", il personale parlava inglese. Perciò si decise che anche il grande treno internazionale tedesco sarebbe stato anglofono: bisognava attirare la clientela inglese fornendo un servizio di classe.
Perché dunque non offrire loro gli splendidi paesaggi del Reno invece di quelli francesi?
La base di partenza dove raccogliere la clientela, in arrivo da Londra con un treno speciale, fu posta nel porto olandese di Hoek van Holland. Qui alle 6,30 del mattino avveniva il trasbordo sulle lussuose vetture crema e violetto del "Rheingold", che sarebbe giunto a Basilea alle 18,22 e a Lucerna alle 20,23. Da queste stazioni si potevano poi raggiungere, le località turistiche della Svizzera, dell'Austria e dell'Italia.

Ascesa e declino di una leggenda
Il "Rheingold" ebbe subito un grande successo. Ma la seconda guerra mondiale cambiò le carte in tavola.
Nel 1945 il treno riprese a viaggiare con difficoltà, con le poche vetture scampate alle requisizioni dell'esercito ridipinte nella livrea di un tempo.
Le rifiniture in legno, le poltrone in velluto e gli arredi in mogano erano spariti da tempo e nelle vetture di origine polacca o ceca, diventate americane in virtù del marchio "US Zone", si poteva ancora immaginare di vivere in un tempo felice, a patto però di non guardare le fiere facciate monumentali delle Hauptbahnhof ormai in rovina. In quegli anni dell'immediato dopoguerra un treno fantasma partiva da Hoek von Holland e non si spingeva oltre Colonia, che veniva raggiunta dopo ben 22 ore di viaggio.
Ma il "Rheingold" tornò ancora una volta sulla scena nel 1951 , con il nome di "Rheingold-Express". Il treno non era più color crema e violetto ed era composto da vetture ordinarie.
Per sancire l'importanza dell'avvenimento, al viaggio inaugurale presenziò anche il direttore delle ferrovie della Germania Ovest.
Passarono pochi anni e nel 1958 il treno riprese il nome originale di "Rheingold", anche se ormai veniva trainato da un locomotore diesel e non più dalle superbe "Pacific" di un tempo. Nel 1962 fece la sua comparsa un nuovo treno, decisamente moderno, con vetture lunghe 26,4 m e con una eccezionale vettura panoramica. La livrea del treno era azzurro e crema, con la scritta "Rheingold" in alluminio, la trazione era elettrica e la funzionalità all'avanguardia. Divenuto dapprima TEE e poi "Intercity", il treno finì la sua carriera nel normale orario europeo, finché silenziosamente scomparve.

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Gian Michele Sambonet

Italy
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Posted - 02 March 2010 :  11:09:20  Show Profile  Reply with Quote
Ora entriamo nello specifico. Non ho trovato ulteriori notizie se non quelle già riportate nell'articolo di Stefano Zicche che sono più che esaurienti. Dal '38 quei pochi treni internazionali di lusso che viaggivano ancora, fornivano anche un normale servizio di treno espresso lungo le linee che percorrevano. In Germania e in Svizzera viaggiavano quindi con carrozze ordinarie al seguito anche di III classe. Il rheingold è stato poi definitivamente soppresso nel settembre del '39.
Purtroppo riproporre quel determinato convoglio con materiale Marklin è impossibile. Ma sarebbe comunque molto plausibile creare un convoglio formato da 3 delle carrozze del primo set (bagagliaio, una I con cucina e una II del set con insegne) e 2 carrozze verdi svizzere del set di epoca II (che sono anni '20 ma pur sempre Stahlwagen un po' più corte, che in quel periodo circolavano abbondantemente), trainato dalla Ae 3/6II con rinforzo del Coccodrilo sul Gottardo, manca però il ristorante CIWL.
Sapevate che la E428 tra Como e Chiasso sul Monte Olimpino aveva bisogno di un rinforzo? Le sue grandi ruote iniziavano a pattinare sulla rampa e a Como si vedevano tornare in dietro i convogli con le ruote della locomotiva che giravano ancora cercando aderenza.
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Piero Chionna

Italy
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Posted - 03 March 2010 :  00:24:37  Show Profile  Visit Piero Chionna's Homepage  Reply with Quote
quote:
Originally posted by Gian Michele Sambonet


....Purtroppo riproporre quel determinato convoglio con materiale Marklin è impossibile. Ma sarebbe comunque molto plausibile creare un convoglio formato da 3 delle carrozze del primo set (bagagliaio, una I con cucina e una II del set con insegne) e 2 carrozze verdi svizzere del set di epoca II (che sono anni '20 ma pur sempre Stahlwagen un po' più corte, che in quel periodo circolavano abbondantemente), trainato dalla Ae 3/6II con rinforzo del Coccodrilo sul Gottardo, manca però il ristorante CIWL......





Grazie Gian Michele.
Queste carrozze potrebbero andare bene per comporre il convoglio che arrivava a Milano nel 1939?



Piero
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Gian Michele Sambonet

Italy
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Posted - 03 March 2010 :  06:32:03  Show Profile  Reply with Quote
Intendevo proprio le prime in alto, senza il bagagliaio. Quelle sotto sono di epoca III.
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