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Nino Carbone
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Posted - 25 July 2014 : 20:16:16
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- Le stazioni di Genova dal satellite: Sampierdarena - Piazza Principe - Brignole - Clic foto
- Inizio della linea ferroviaria del Ponente Ligure -
La linea ferroviaria del Ponente Ligure inizia il suo percorso con la diramazione presso la stazione di Genova Sampierdarena.
Da una documentazione di fine Ottocento della Società per le Strade Ferrate del Mediterraneo, meglio conosciuta come Rete Mediterranea (R.M.), si rileva che il punto di partenza - detto 0 (zero) chilometro - di tale ferrovia, è posto a 183.10 mt prima dell’asse del fabbricato viaggiatori della stazione di Sampierdarena (lato Genova), mentre l’origine della linea è posta a 309 mt dello 0 (zero) predetto (lato Savona).
- Stazione Genova Sampierdarena -
(Il nome originario del quartiere era "San Pier D'Arena", nel 1926 con la riforma toponomastica del Comune di Genova, fu adottato il toponimo "Sampierdarena")
- Per importanza è la terza stazione ferroviaria di Genova dopo quelle di Piazza Principe e Brignole -
Il nucleo originario della stazione fu costruito nel 1853 in occasione della tratta Busalla-Genova (linea dei Giovi sulla Torino-Genova), fu poi ampliata nel 1868 con la realizzazione della Savona-Genova e successivamente nel 1894 con la costruzione della Genova-Ovada-Acqui-Asti.
Dal 1962 la stazione fu parzialmente decongestionata con il collegamento diretto (Bivio Fegino/Via Granarolo), fra la Succursale dei Giovi e la stazione Principe.
Caratteristica della stazione è la sua forma a "Y" da cui si diramano, ancora oggi, le linee:
- a destra per Torino - Milano - Ovada/Acqui/Asti - - a sinistra per Savona - Imperia - Ventimiglia e la Francia -
Vi è inoltre il "collegamento diretto" tra le linee di valico e la ferrovia Genova-Ventimiglia, il tratto è denominato "Curva Molini" che evita i binari della stazione.
Clic foto
- Foto tratta dal libro: da Genova alla Valle del Po / Bozzano - Pastore - Serra / Compagnia dei Librai / Genova -
- Succursale dei Giovi e Quadrivio Torbella -
La Succursale dei Giovi (tratta Ronco Scrivia-Sampierdarena), è lunga quasi 24 chilometri, venne aperta il 15 aprile 1889 e fu definita "secondo valico".
La nuova linea si rese necessaria per far fronte al notevole aumento della domanda di trasporto merci da e per il Porto di Genova, traffico proveniente dal Piemonte, Lombardia ed Emilia.
La linea viaggia lungo la stessa direttrice e valico della linea originaria, ma è molto più veloce e sicura perchè presenta minori problemi di trazione e frenatura avendo un tracciato con ascesa costante e con pendenza massima decisamente inferiore alla linea originaria che al contrario ha un tracciato poco pendente fino a Pontedecimo per poi diventare ripida nel tratto fino a Busalla.
La pendenza costante della Succursale è stata possibile grazie ad arditi ponti (principalmente Campomorone) e soprattutto alla Galleria Ronco, lunga 8.294 metri.
Il tronco di Succursale proveniente da Ronco Scrivia si congiunge al Quadrivio Torbella (Rivarolo) a quella originaria più lenta.
Nel 1894 era stato attivato un nuovo collegamento con il Piemonte, la tratta Genova-Ovada, attraverso la galleria del Passo del Turchino (6.447 mt), il tracciato venne innestato sulle linee esistenti a nord della stazione di Sampierdarena (Bivio Polcevera).
(Nel 1893 era stata inaugurata sul versante piemontese la tratta Asti-Ovada)
- Il Quadrivio Torbella è il punto in cui si congiungono: la linea Succursale e la linea originaria più ripida e lenta -
- Il Quadrivio Torbella negli anni '20 del Novecento visto dal lato Genova Sampierdarena -
- Foto dal libro: Da Genova alla Valle del Po / C.Bozzano / R.Pastore / C.Serra / Compagnia dei Librai -
- La stazione nel 1905 al tempo del vapore -
(L'elettrificazione trifase Piazza Principe-Sampierdarena fu realizzata nel maggio 1916)
- Foto da: genovacards.com -
- Treno passeggeri proveniente dalla stazione Piazza Principe e instradato a destra verso il Valico dei Giovi si accinge ad entrare in stazione transitando sul viadotto a 4 binari nel 1908 -
(La locomotiva è una Gr.680.116 - Schwartzkopff 1908 - nuova di fabbrica con il tender 3 T20 e con marcatura a 4 cifre 6816 sostituita poi da quella a 5 cifre - 68116)
- Foto Minoli / Collezione Mariotto / da: iTreni oggi 116 -
- Convoglio instradato sul binario di sinistra in direzione Ponente - Clic foto
- Foto da: guidadigenova.it -
- Gr.835 manovra sul viadotto in prossimità della stazione nei primi anni '10 -
Clic foto
- Foto da: ebay.it -
- Al tempo della trazione trifase negli anni '20 -
- Foto da: delcampe.net -
- Treno in direzione stazione Principe nel 1930 -
- Foto da: ferrovie.it -
- La diramazione: a sinistra per il ponente, a destra per le 2 linee dei Giovi e per la linea Genova-Ovada-Acqui-Asti -
- Foto da: genovacollezioni.it -
- L'espresso giornaliero Biella-Genova -
(OM ALn.773.3551 e rimorchiata LN.664 il 27 novembre 1976)
- Foto P.Gregoris / tratta dal libro: da Genova alla Valle del Po / C.Bozzano / R.Pastore / C.Serra / Compagnia dei Librai / Genova -
- Ai giorni nostri -
- Foto da: guidadigenova.org -
- La diramazione -
- Foto FS Compartimento di Genova -
- E.655.541 con treno merci proveniente da ponente impegna la "Curva Molini" collegamento diretto tra le linee di valico e la ferrovia Genova-Ventimiglia -
- Foto da: pro.trainzitalia.com -
- Dal satellite -
Clic foto
- Foto da: Google Earth -
- Da Ponente -
Clic foto
- Foto da: Google Earth -
- Link correlati: - http://www.youtube.com/watch?v=ySjHC2MqIDY - - http://www.youtube.com/watch?v=6p1CZJpnn1o - - Nino -
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Nino Carbone
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Posted - 02 December 2014 : 11:05:16
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- Stazione Genova Piazza Principe -
(La stazione deriva il suo nome dalla adiacente "Piazza del Principe" sita accanto al Palazzo del Principe Andrea Doria)
- Andrea Doria - Oneglia 1466 - Genova 1560 - - Link correlato: http://it.wikipedia.org/wiki/Villa_del_Principe -
Il nucleo originario della stazione occupa la zona compresa tra Piazza del Principe, Via Andrea Doria e Piazza Acquaverde, dove si trova l'ingresso principale.
A coprire il lasso di tempo intercorso tra l'apertura al pubblico della linea ferrata Torino-Genova (Ligure-Subalpina) - inaugurata nel 1853 - e l'inizio dei lavori del progetto definitivo della stazione, si rese necessaria la costruzione di una stazione provvisoria.
Il progetto della stazione definitiva, opera dell'ingegner Mazzucchetti, prevedeva anche un riassetto urbanistico della zona, con riqualificazione e ampliamento delle strade di accesso, livellamento delle strade circostanti e posizionamento del prospetto dell'edificio della stazione in Piazza Acquaverde.
A metà del 1855 fu presentato un'ulteriore progetto redatto dall'ingegner Sauli, ricalcante quello precedente di Mazzucchetti con alcune migliorie e modifiche, ma fu accantonato in sede di commissione giudicante.
Le discussioni in merito si protrassero nel tempo, fino a giungere nell'agosto 1856, data in cui si diedero inizio i lavori secondo il progetto originario dell'ingegner Mazzucchetti.
Finalmente, dopo traversie burocratiche il 3 settembre 1860 la stazione fu aperta al pubblico e inaugurata.
La stazione era composta dalle seguenti parti principali:
- Corpo di prospetto per la partenza con annessa biglietteria, sale di attesa, uffici ed abitazioni dei ferrovieri - - Edificio laterale ai binari di arrivo dei passeggeri e scarico dei bagagli - - Grande tettoia di copertura comprendente 4 binari e 3 scali - - Una tettoia laterale per la sosta delle vetture "omnibus" - - Un'ulteriore tettoia laterale per la sosta delle merci a piccola velocità -
Il 25 luglio 1872 fu attivato il collegamento fra le stazioni di Genova Principe e Genova Brignole mediante la Galleria Traversata lunga 2.536 km.
Dopo circa 40 anni dall'inaugurazione, a seguito dell'espandersi del movimento passeggeri e merci, nel 1900 fu ampliata, su progetto dell'ingegner Giacomo Randini Tedeschi, mentre la facciata fu migliorata da parte dell'ingegner G.B.Resasco, già responsabile della realizzazione del Cimitero Monumentale di Staglieno.
Il movimento dei convogli da e per Brignole obbligava ad invertire la marcia con rilevanti perditempi; per cui il 2 settembre 1904 fu inaugurata la miglioria, che consisteva nell'aggiunta di 3 binari passanti direttamente collegati con la stazione Brignole.
L'ultimo impegnativo ammodernamento fu il raddoppio della galleria Traversata, ottenuto sbancando e demolendo sul lato a monte della stazione.
Questo avvenne nel 1941 e da allora non si ebbero ulteriori innovazioni, e la stazione, a parte le manutenzioni ordinarie e migliorie dell'arredo interno, non ebbe sostanziali modifiche fino al 23 maggio 1993, anno in cui fu attivato il quadruplicamento tra Genova Sampierdarena e Genova Brignole, con la realizzazione della fermata sotterranea di Genova Principe e la nuova galleria Cristoforo Colombo tra Piazza Principe e Brignole che si inserisce nella galleria Traversata (lato nord), mentre in direzione Ponente venne riqualificata l'ormai abbandonata galleria San Tommaso.
La stazione è inoltre collegata con la metropolitana, che presta servizio sulla tratta Certosa (Brin) - Brignole, avendo sul percorso le stazioni: - Brin - Dinegro - Principe - Darsena - San Giorgio - Sarzano/S.Agostino - De Ferrari - Brignole -
- Stazione Piazza Principe nel 1900 -
- Il palazzo del Principe è tra gli alberi sulla destra, sullo sfondo, vicino al campanile, il portale della galleria San Lazzaro che sbuca a Sampieradarena -
- Foto da: agenziabozzo.it -
- Genova Piazza Principe stazione di testa della linea Torino-Genova venne inaugurata nel 1860 -
(Il primitivo capolinea della linea Torino-Genova fu la stazione merci di Piazza Caricamento)
- Nei primi anni di esercizio (1870) -
Clic foto
- Genova come era / Luciana Frassati / Cassa di Risparmio di Genova e Imperia -
- Foto da: ferrovie.it -
- Sulla sinistra la galleria denominata "Ricovero vetture" -
- Foto da: Genova come era / Luciana Frassati / Cassa di Risparmio di Genova e Imperia -
- La galleria Traversata verso la stazione Brignole è ultimata, il piazzale della stazione è in fase di realizzazione -
- La Galleria Traversata - aperta nel 1872 - permise il collegamento con la stazione di Genova Brignole -
- Genova Piazza Principe espandendosi, si trasformò in stazione mista: di testa e di transito -
- Foto Collezione Stefano Finauri / da: genovacards.com -
- Primo Novecento con fumanti locomotive -
- A breve la trazione a vapore conoscerà il declino; furono infatti elettrificate con alimentazione trifase dopo pochi anni: - La vecchia linea dei Giovi nel 1910 - - La Succursale dei Giovi nel 1914 - - La Genova Principe-Sampierdarena-Savona nel 1916 - - Verso levante l'elettrificazione trifase Genova Brignole-Sestri Levante sarà completata solo nel 1925 -
- Foto da: delcampe.net -
- Interno stazione nel 1928 con la linea aerea trifase -
- L'elettrificazione con il sistema trifase Piazza Principe-Sampierdarena-Savona avvenne nel 1916 -
- Foto da: ferrovie.it -
- Panoramica di anteguerra che evidenzia Piazza Principe come stazione di testa e di transito -
- E' ancora presente la grande volta metallica smantellata per l'utilizzo del metallo a fini bellici e mai più ricostruita, la Traversata è ancora a volta unica, venne raddoppiata con la "Traversata Nuova" nel 1941 -
- Foto da: ferrovie.it -
- In piena attività sotto una fitta rete di alimentazione trifase -
- Foto da: photobucket.com -
- Foto da: photobucket.com. -
- Lavori verso ponente -
- Primi anni '40 -
Sulla sinistra si scorge il Grand Hotel Miramare.
I lavori di perforazione della breve galleria S.Rocco e della più lunga Granarolo, ebbero inizio nel 1939.
Per la galleria Granarolo i lavori si bloccarono nel 1943 per le difficoltà della Seconda Guerra Mondiale e ripresero nel 1946, affidati dalle FS alla Società Italiana Condotte d'Acqua.
L'anno seguente altri problemi denunciarono la formazione di argille scagliose durante gli scavi, che obbligarono l'adozione di metodi speciali sia per lo scavo che per le murature.
Lo stato negativo del terreno non permise a circa 800 lavoratori di superare la media di avanzamento di 0.60 metri al giorno.
I lavori vennero ultimati nel 1950, ma soltanto il 23 maggio 1962, anche a causa delle difficili espropriazioni dei terreni sul versante di Rivarolo, fu aperta all'esercizio l'intera tratta comprendente anche i viadotti.
Durante i lavori, a causa della instabilità del terreno, nacque un contenzioso tra la società gerente del celebre Hotel, situato sulla collina sovrastante la stazione Principe, e la Direzione delle Ferrovie dello Stato.
Nel 1951, le ferrovie, per non perdere la causa contro i nuovi proprietari dell'Hotel, si trovarono costrette ad acquistare l'intero edificio che fu subito dismesso dall'esercizio.
- Link correlato: http://it.wikipedia.org/wiki/Grand_Hotel_Miramare_di_Genova -
- Sbancamento a monte per fare spazio ai binari provenienti dalla galleria Traversata Nuova -
- Foto da: photobucket.com -
- Il tratto a ponente prima della costruzione delle gallerie San Rocco e Granarolo -
- Foto da: photobucket.com -
- La galleria San Rocco a 2 volte in costruzione -
- Foto da: ferrovie.it -
- Dopo la breve galleria San Rocco, a destra, la galleria Granarolo che si collega direttamente con la Succursale dei Giovi ed evita la stazione di Sampierdarena -
(La galleria Granarolo in realizzazione)
- Foto da: ferrovie.it -
- Locomotive trifase collaudano la linea aerea -
- Foto da: ferrovie.it -
- 1964 / ALe.840 (in uscita dalla galleria Granarolo) ed E.428 in avvicinamento a Genova Principe -
(Il bifilare è stato avvicinato per l'alimentazione in corrente continua, l'epopea del sistema trifase a Genova era terminata)
- Foto Giorgio Gereschi - Genova / da: Genova-Savona andata e ritorno / Bozzano / Pastore / Serra / Fratelli Frilli Editori -
- Lavori verso levante -
- Sono ultimati: il muraglione di contenimento e il raddoppio della galleria Traversata - (Anni '40 periodo bellico - La volta metallica è già stata smantellata)
- Da questo momento l'interno stazione muterà completamente con l'aggiunta di nuovi binari a monte -
- Foto da: photobucket.com -
- Sbocco dei 2 fori della Traversata nella camera di biforcazione lato Piazza Principe -
- A questa progressiva la camera di biforcazione, a sagoma policentrica, raggiunge l'eccezionale larghezza di 27.64 metri -
- Foto da: Il cinquantenario delle Ferrovie dello Stato / Duegieditrice / CIFI -
- Ai giorni nostri -
- Foto da: it.wikipedia.org -
- L'ingresso con la scala che conduce al piano binari -
- Foto Marco / da: stazionidelmondo.it -
- Binario 13 direzione Brignole -
- Foto Peppe / da: stazionidelmondo.it -
- La galleria in direzione Brignole -
- Foto Marco / da: stazionidelemondo.it -
- Binario 11 direzione Sampierdarena -
- Foto da: stazionidelmondo.it -
- Panoramica del suo interno -
- Foto Alessio Sbarbaro / da: it.wikipedia.org -
- Foto da: imageshak.us -
- Notturno - (6 novembre 2019)
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- Foto: Károly Szélig -
- Dal satellite -
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- Foto da: Google earth -
- Fonte dal libro: Da Genova alla Valle del Po / C.Bozzano / R.Pastore / C.Serra / Compagnia dei Librai Genova - - Nino -
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Nino Carbone
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Posted - 02 December 2014 : 11:06:15
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- Stazione Genova Brignole -
- Foto da: it.wikipedia.org -
(Il nome deriva da Emanuele Brignole - 1616-1678 - grande benefattore e filantropo che, al tempo della Repubblica di Genova, fece erigere una chiesa e un convento che furono sacrificati per far posto alla nuova stazione) - Per importanza è la seconda stazione ferroviaria di Genova dopo quella di Genova Piazza Principe -
L'idea di trasformare l'impianto nel secondo scalo della città si concretizzò in occasione dell'Esposizione Mondiale del 1905.
Dopo che nel 1860 era stata inaugurata la stazione di Genova Piazza Principe quale terminale della Ferrovia Torino-Genova, si era pensato subito ai naturali prolungamenti verso le due Riviere, che vennero sanciti nello stesso anno da opportune convenzioni.
Infatti, nel 1868 giunsero puntuali i collegamenti con Savona (ovest) e Chiavari (est), quest'ultimo collegamento si attestava a Genova Brignole, inaugurata come "stazione di testa" il 23 novembre, sempre del 1868.
Rispetto alla posizione attuale era spostata verso Ponente di 200 metri ed era composta da edifici di modeste dimensioni.
Quattro anni più tardi, il 25 luglio 1872, venne attivata la prima galleria di collegamento con la stazione di Genova Piazza Principe, a doppio binario e lunga 2.536 metri, realizzando la cosiddetta "Traversata di Genova", diventando famosa, sia come Grande Opera sotto la città, sia come collegamento tra le due stazioni di testa.
Lo scalo merci era addossato alla montagna e i relativi binari tronchi si protraevano fin sulla sponda destra del Torrente Bisagno; qualche anno dopo esso sarebbe servito direttamente dalla Galleria delle Grazie, che proveniva dal porto e terminava su un'asta di manovra.
Da qui i treni merci dovevano effettuare un regresso per raggiungere il fabbricato viaggiatori e proseguire la loro marcia verso La Spezia.
L'insufficienza di tutto l'impianto si manifestò già alla fine del 1800.
Dato che era impensabile un'espansione del piazzale verso nord, considerati i rilievi e le abitazioni esistenti, venne preferito uno spostamento a levante di 200 metri dell'intero complesso, di fronte a Piazza Giuseppe Verdi.
Su progetto dell'architetto Giovanni Ottino, nel 1902 fu iniziata la costruzione dell'attuale fabbricato viaggiatori, che fu inaugurato nel 1905.
Un'imponente edificio della "Belle Époque", rivestito in pietra squadrata con balconate, stipiti e cornici in granito bianco.
La facciata fu decorata con stucchi e pietre delle cave di Montorfano, sul Lago Maggiore, le pareti delle sale interne vennero decorate da pregevoli affreschi.
Il corpo centrale della facciata dominato da un grande corpo scultoreo riportante lo stemma cittadino.
Fra gli altri fregi, al livello del sottostante l'orologio, in bassorilievo, lo stemma di Roma ad est, e quello di Torino ad ovest.
Ma l'impianto non poteva esaurirsi con la costruzione della nuova stazione, rimaneva il problema dell'ampliamento del piazzale per una generale ristrutturazione del movimento dei treni.
Trascorsero però alcuni decenni prima che questi progetti venissero attuati.
Solo nel 1939 iniziarono i lavori di scavo per una seconda galleria di collegamento a doppio binario con Genova Piazza Principe, che correva a monte della precedente e parallela alla stessa fu chiamata: "Traversata Nuova".
Un particolare curioso: i portali d'ingresso lato Brignole vennero invertiti; alla "Traversata Vecchia" fu assegnato il nuovo portale e viceversa il vecchio portale alla "Traversata Nuova".
Ciò fu possibile dato che i 4 binari, poco dopo l'ingresso in galleria, riunendosi per un breve tratto in un unico "camerone", consentiva le reciproche connessioni.
Nel frattempo, lato est (verso La Spezia), venne allargato il ponte sul Torrente Bisagno con 3 sovrappassi, allo scopo di creare un grande fascio di binari sopraelevato che, oltre ad interessare la linea ferroviaria principale, metteva in comunicazione lo scalo viaggiatori con il deposito locomotive e lo scalo merci di Terralba.
Oggi l'interno è composto da 9 binari passanti, più 2 tronchi in direzione Savona dedicati al servizio passeggeri, mentre altri 8 passanti sono usati per il ricovero di carrozze non utilizzate, alcuni di questi si trovano tra i binari 3 e 4 o 5 e 6 ma senza funzione passeggeri perchè sprovvisti di banchina.
Nella stazione sono presenti un gran numero di binari tronchi dedicati al ricovero di carri inutilizzati, una rimessa locomotive e una rampa per il carico di auto, non è presente alcun scalo merci.
Trovandosi alle confluenza di diverse linee, Pisa, Ventimiglia, Milano e Torino, il traffico passeggeri è molto elevato in tutte le ore del giorno.
La stazione è inoltre collegata con la metropolitana leggera che presta servizio fino al quartiere di Certosa (Brin), avendo sul percorso le stazioni: Brignole, De Ferrari, Sarzano/S.Agostino, San Giorgio, Darsena, Principe, Dinegro e Brin.
- Planimetria della stazione provvisoria tra il 1872 e il 1905 -
- La stazione era già collegata a quella di Principe con la galleria Traversata -
A monte era ubicata la rimessa locomotive (RL) mentre in basso era collocato il modesto fabbricato viaggiatori (FV) e a destra il piano carico delle merci (PC), i piccoli cerchi indicano le piattaforme circolari girevoli per la movimentazione delle vetture e carri merci a 2 assi.
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- Foto dal libro: Tra mare e monti da Genova alla Spezia / C.Bozzano / R.Pastore / C.Serra / Nuova Editrice Genovese -
- 1905 -
- I lavori di costruzione della nuova stazione sono in fase di completamento, manca ancora l'orologio e la sistemazione dei saloni del piano terra e del piazzale -
- Foto da: it.wikipedia.org -
- 1909 -
- Foto da: ilchiaroscruro.altervista.org -
- 1936 -
- Foto da youtube.it / Pino Lo Presti -
- Anni '30 -
- Per l'allargamento del piazzale della stazione a levante si costruirono sottopassi per veicoli e tram e sul torrente Bisagno si realizzarono canalizzazioni ad arco -
- Sulla destra il viale che oggi conduce alla Fiera del Mare -
- Foto da: genovavintage.it -
- Foto da: ferrovie.it -
- In basso le case di Borgo Incrociati soggette a esondazioni a causa del torrente Bisagno -
- Foto da: ferrovie.it -
- Anni '50 -
- A parte la tettoia della stazione le banchine sono ancora prive di pensiline -
- Foto da: delcampe.net -
- La banchina ancora priva di pensilina -
- ALn.990 Fiat del rapido da Torino, in coincidenza con l'ETR.200 per Roma, questo servizio si protrasse fino all'inverno 1957 -
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- Foto FS / da: Automotrici ALn 880-990 e rimorchi / Stefano Garzaro - Angelo Nacimbene / edizioni elledi -
- La "Traversata" nel 1939 prima dei lavori di raddoppio -
- Foto da: iTreni oggi 5 -
- Il raddoppio -
- Particolare curioso: i portali d'ingresso lato Brignole vennero invertiti; alla "Traversata Vecchia" fu assegnato il nuovo portale a sinistra, mentre alla "Traversata Nuova" venne assegnato quello di destra -
- Questo fu possibile considerato che i 4 binari, poco dopo l'ingresso in galleria, riunendosi per un breve tratto in un unico "camerone", consentivano le reciproche connessioni -
- Foto da: Il Cinquantenario delle Ferrovie dello Stato / Duegi Editrice / CIFI -
- Sbocco delle due gallerie nella camera di biforcazione o "camerone" -
- Foto da: Il Cinquantenario delle Ferrovie dello Stato / Duegi Editrice / CIFI -
- Durante i lavori di conversione da trifase a continua nel maggio 1964 -
- La D.341.2013 è una delle unità Breda di Seconda Serie da 100 km/h -
- Foto FS / da: Locomotive Diesel D.341 / A.Buonopane - N.Molino - A.Nascimbene / edizioni elledi -
- La stazione elettrificata sia in trifase che in continua, quest'ultima per i treni diretti verso Levante nei primi anni '60 -
- E' ancora presente lo scalo merci demolito successivamente -
- Foto dal libro: Tra mare e monti da Genova alla Spezia / Bozzano - Pastore - Serra / Nuova Editrice Genovese -
- Anni '60 - (Sono ancora presenti i tram la cui ultima corsa sui binari di Genova avvenne il 27 dicembre 1966, gli autobus sono ancora di colore verde, il colore arancione venne adottato nel 1973)
- Il tram a Genova / Link correlato: https://www.marklinfan.com/f/topic.asp?TOPIC_ID=4530&whichpage=1 -
- Foto da: ebay.it -
- Ai giorni nostri -
- Foto da: blog.libero.it -
- Il binario 1 -
- Foto Peppe / da: stazionidelmondo.it -
- I binari visti direzione Piazza Principe -
- Foto Peppe / da: stazionidelmondo.it -
- I binari 11 e 12 visti in direzione La Spezia -
- Foto Peppe / da: stazionidelmondo.it -
- Panoramica del suo interno -
- Foto Alessio Sbarbaro / da: fr.wikipedia.org -
- Dal satellite -
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- Foto da: Google Earth -
- Nino -
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Nino Carbone
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Nino Carbone
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Posted - 01 September 2015 : 11:35:16
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- Foto correlate varie -
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Nino Carbone
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Posted - 15 October 2015 : 10:52:16
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- Lebc.840 -
A partire dal 1957 26 rimorchiate Le.840 vennero trasformate per ospitare le apparecchiature necessarie alla conversione dell’alimentazione dalla corrente trifase in corrente continua a 3000 V.
Furono munite di pantografi a doppio strisciante e venivano accoppiate alle normali ALe.840 permettendo a queste ultime la circolazione sotto la linea aerea ad alimentazione trifase, vennero denominati: convogli anfibi.
Queste 26 rimorchiate furono riclassificate: Lebc.840.201-226.
Si rivelarono utilissime su tutte le linee liguri-piemontesi e funzionarono fino alla completa cessazione del sistema trifase sulla linea Alessandria-San Giuseppe di Cairo, dopoché furono svuotate delle apparecchiature di conversione e rinumerate come rimorchiate allo stato originario.
Soltanto le basi di appoggio per i pantografi, visibili sul tetto le rendevano riconoscibili.
- Uno di questi convogli ripreso a Genova Principe alla fine degli anni ‘50 - Clic foto
- Foto dal libro: Genova-Savona andata e ritorno / Bozzano / Pastore / Serra / Fratelli Frilli Editori -
- Nino -
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Nino Carbone
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Posted - 27 November 2015 : 14:48:04
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- E.636 proveniente dalla stazione Principe verso Sampierdarena, sul ponte di Dinegro prima di imboccare la galleria San Lazzaro "alta" -
- La galleria San Lazzaro "bassa" collega invece Sampierdarena alla stazione Santa Limbania zona porto, in passato Santa Limbania era utilizzata intensamente come scalo merci, fino a quando i moli del porto storico sono stati utilizzati per traffico mercantile - Clic foto
- Foto Luigi Iorio / da: lnx.informatica80.it -
- Il portale della galleria San Lazzaro -
- La galleria - 640 mt - fu costruita all'epoca della linea Torino-Genova del 1853 -
Clic foto
- Foto Sergio Marini / da: sergiomarini.it -
- Nino -
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Nino Carbone
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Posted - 30 December 2015 : 12:11:41
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- Parata di locomotive elettriche a Genova Principe: E.636 - E.424 - E.646 - (11 luglio 1976)
- Foto Bernhard Struder -
- Nino -
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Nino Carbone
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Posted - 04 April 2016 : 15:12:39
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- Marlon Brando nel 1967 davanti allo sportello del tabacchino all’ingresso della stazione Principe -
- Soltanto 5 anni separano questa immagine da quella straordinaria, decisamente matura, se non senile, di don Vito Corleone nel “Padrino” di Francis Ford Coppola -
- Foto da: Istantanea per una storia / Francesco Leoni e il fotogiornalismo -
- Nino -
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Nino Carbone
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Posted - 23 April 2016 : 13:20:58
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- Lo scalo merci di Genova Terralba negli anni '30 -
(Sulla destra le gallerie verso la Riviera di Levante che sbucano a Genova Sturla / Foto verso est)
- Foto da: 2bp.blogspot.com -
- Foto da: 3.bp.blogspot.com -
- Nino -
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Nino Carbone
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Posted - 23 April 2016 : 14:01:54
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- La Ferrovia delle Gavette -
Fin dal suo nome ufficiale (Binario industriale della Val Bisagno), il tracciato indicò una evidente vocazione di servizio nei confronti dei numerosi impianti industriali che stavano sorgendo nella zona.
La linea detta fu detta “Ferrovia delle Gavette”.
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- Piantina da: iTreni oggi 154 -
- Cenni di storia -
Già dalla metà dell’800, la Val Bisagno era nota a Genova per la sua fiorente agricoltura (ancora oggi a Genova i fruttivendoli sono detti “bisagnini o “besagnini”), e anche per i numerosi marmisti che lavoravano nel Monumentale Cimitero di Staglieno.
La municipalità di Genova ebbe grandi progetti per questa valle così operosa e nel volgere di poco tempo furono realizzati i mercati generali ortofrutticoli, lo stadio comunale Luigi Ferraris, le Officine per la produzione del gas di città e i nuovi mattatoi. Tutti questi impianti avevano però bisogno di un comodo ed affidabile sistema di trasporto viste le considerevoli quantità di merci movimentate, venne perciò progettato e realizzato un tronco di linea ferrata dalle spiccate caratteristiche ferroviarie consentendo così uno spostamento veloce dei prodotti.
Nel febbraio 1925 vennero appaltati i lavori per un binario di raccordo che partiva dallo scalo FS di Terralba e che avrebbe raggiunto i nuovi macelli municipali, con un percorso totale di circa di 5 chilometri.
- Il percorso -
Il binario si staccava dallo scalo merci di Terralba e superato il cancello dietro il fabbricato locomotive FS, descriveva un’ampia curva immettendosi sull’asse dei Mercati Generali Ortofrutticoli di Corso Sardegna. (Foto anno 1931)
- Foto da: genovacards.com -
Attraversamento diagonale di Corso Sardegna di un convoglio in doppia trazione appena uscito dallo scalo di Terralba.
(Foto ottobre 1954)
- Archivio Pubblifoto Genova / da: iTreni oggi 154 -
A partire dal dopoguerra davanti al mercato venne aggiunto un binario di raddoppio per lo stazionamento dei carri in attesa dello scarico dei prodotti ortofrutticoli. Superato il mercato ortofrutticolo il binario con un'altra curva ri-attraversava la strada carrozzabile dirigendosi a sinistra verso la sponda del torrente Bisagno...
- Foto da: paint.net -
...percorrendo un tratto dedicato con sottopasso realizzato nell’edificio dell’impianto polisportivo di Via Cagliari, attraverso il quale sbucava in corrispondenza di Corso Galliera, il torrente Bisagno è aldilà del muretto
- Foto Paolo Gregoris / da: iTreni oggi 154 -
Raggiunta Piazza Carloforte il binario proseguiva (lato torrente) per Via del Piano, costeggiava lo stadio comunale e il carcere di Marassi, in corrispondenza del quale, talvolta, veniva effettuata fermata da parte di tradotte con carrozze cellulari.
(A margine della foto sulla sinistra le carceri di Marassi)
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- Foto da: genovacards.com - Dall’estremità nord di Via del Piano venne realizzata un’imponente strada di argine, larga 20 mt e lunga 3.100 mt costruita per conto del Comune di Genova.
Il binario percorreva per intero la lunga arteria, mantenendosi sulla sponda sinistra del fiume e raccordandosi a diversi stabilimenti e fra questi vi erano: - un officina per la riparazione di carri cisterna - - uno stabilimento sorto in località “Volpara” per l’incenerimento dei rifiuti urbani - - le nuove Officine del Gas per la produzione del quale venivano effettuati spettacolari convogli di carri carichi di carbon fossile.
Queste ultime erano ubicate il località “Gavette” ed erano servite da un’apposita diramazione della linea che si staccava dal binario principale (il quale continuava lungo l’argine), e allargandosi sulla destra, con un ampia curva si incrociava con lo stesso binario principale per immettersi sul nuovo ponte Veronelli in cemento armato che attraversava diagonalmente il Bisagno.
La costruzione, con i suoi 110 mt di lunghezza, 6.5 mt di larghezza e 9 campate, rappresentò il manufatto più importante della linea.
(Il ponte venne irrimediabilmente rimaneggiato dall’alluvione del 1993) - Il ponte Veronelli -
- Foto da: it.wikipedia.org -
Ai due lati del binario erano poste ringhiere di ferro per garantire la sicurezza dei pedoni.
(Foto del 1927 / E visibile il binario d’incrocio con la linea d’argine)
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- Foto da: Foto da: it.wikipedia.org -
Per il collaudo dell’opera, avvenuto il 29 ottobre 1926, venne impiegato un treno formato da due locomotive E.551 trainate da una Gr.835, il peso raggiunto fu di 195 ton. Clic foto
- Foto da: it.wikipedia.org -
Oltrepassato il ponte, il binario intersecava a raso la linea tranviaria Genova-Prato...
- Foto Paolo Gregoris / da: iTreni oggi 154 -
...per immettersi infine all’interno delle Officine del Gas gestite dalla società AMGA. (AMGA acronimo di: Azienda Municipalizzata Gas e Acqua)
- Foto Paolo Gregoris / da: iTreni oggi 154 -
La linea lungo il torrente fu ultimata in un secondo tempo, consentendole così di raggiugere i nuovi mattatoi comunali che sorgevano più avanti in località Cà de Pitta.
Per l’armamento vennero utilizzate rotaie del normale tipo Vignoles posate in spezzoni da 12 mt, abbinate a controrotaie in corrispondenza degli attraversamenti stradali.
- Il servizio -
La gestione della linea avveniva da parte del Comune attraverso la propria Azienda Municipalizzata che disponeva di 3 vaporiere di costruzione Breda, immatricolate n° 1-2-3.
Furono successivamente sostituite da una locomotiva Diesel a 3 assi tipo Jung R42c, costruita in Germania nel 1956. - Link correlato: https://it.wikipedia.org/wiki/Locomotiva_Jung_R_42_C - - Settembre 1961 -
- Foto Paolo Gregoris / da: iTreni oggi 154 -
Questa macchina, classificata come numero 2, pur interessata da successivi restauri, che ne hanno modificato l’estetica, dopo la dismissione della linea ha prestato servizio ancora per molti anni presso un’impresa privata.
I carri utilizzati sul raccordo erano di proprietà delle FS, per il trasporto dei rifiuti solidi urbani furono messi a disposizione del Comune un certo numero di esemplari a sponde alte, dotati di un telone di copertura.
- Foto Paolo Gregoris / da: iTreni oggi 154 -
I convogli erano di norma scortati, oltre che dal prescritto manovratore con bandierina rossa, anche da un vigile motociclista con il compito di fermare il traffico automobilistico fino all’altezza di Via Del Piano.
Il lavoro della breve ferrovia della Val Bisagno risultò assai intenso e remunerativo fino al termine degli anni ‘50, nel momento in cui, diversi stabilimenti collegati cessarono l’attività e la concorrenza del trasporto su gomma fece diminuire i traffici diretti al mercato ortofrutticolo e al mattatoio, iniziò un inevitabile declino. Il colpo di grazia le venne dato nel 1964, in seguito alla completa trasformazione delle Officine AMGA, che cessarono la produzione del cosiddetto “gas di città” in conseguenza dell’utilizzo del metano. Da allora, le “tirate” di carri che attraversavano queste zone cittadine, paralizzando il traffico automobilistico, rimasero solo un ricordo.
- Immagini -
- La macchina Diesel n°1 in servizio nel gennaio 1957 -
- Foto Archivio AMGA -
- La macchina Diesel n° 2 in uscita dalle Officine del Gas -
(Sulla sinistra il gasometro)
- Foto da: it.wikipedia.org -
- La zona antistante le Officine del Gas in località Gavette verso la metà degli anni '20 -
- Il ponte ferroviario e l’argine sinistro sono terminati in attesa dei binari, sono invece in fase di costruzione i lavori di quella che diventerà un’ampia strada “Lungo Bisagno” e che poi confluendo con quella della sponda destra condurrà in Val Trebbia -
(La ferrovia proseguirà sull’argine verso il mattatoio municipale ubicato all’altezza del terzo ponte) Clic foto
- Foto da: it.wikipedia.org -
- Carta del binario industriale della Val Bisagno sulla base della carta del US War Office del 1943 -
- Foto da: it.wikipedia.org -
- L’originario ponte Veronelli è stato demolito a seguito dei danni riportati dall’alluvione del 1993, al suo posto un ponte metallico per il transito pedonale - Clic foto
- Foto da: Google earth -
- Fonti - - it.wikipedia.org - - Alessandro Sasso / Claudio Serra / iTreni oggi 154 - - Nino -
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