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Piero Chionna
Italy
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Posted - 27 August 2009 : 16:59:37
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Da Lecce
A Milano
con l'Espresso del Levante
Il testo è tratto dal documento allegato al set di carrozze "Espresso del Levante" prodotto dalla ACME:
- Espresso del Levante -
I primi anni cinquanta del secolo scorso rappresentano uno dei periodi di maggiore dinamismo nella storia delle ferrovie italiane che, sulla scia della ricostruzione post bellica, avviarono una serie di iniziative destinate a qualificare l'offerta di trasporto passeggeri sulle lunghe distanze. Sono anni in cui il treno svolge un ruolo fondamentale per lo sviluppo dell'economia del paese e proprio il traffico sulle direttrici sud-nord è l'elemento fondamentale per lo spostamento continuo dei tanti concittadini che raggiungono il nord per lavoro e tornano a casa per feste, ferie e votazioni. Così, se sulla direttrice primaria Milano-Roma fanno la loro comparsa i "Settebello", elettrotreni di sola prima classe, anche sulle altre due più importanti direttrici, la Tirrenica e l'Adriatica, si avvia una grande opera di riqualificazione dei servizi passeggeri, che prevede sia una riduzione dei tempi di percorrenza sia un aumento dell'offerta. E' proprio in questo scenario che, con l'orario estivo del 1953, sulla dorsale Adriatica compare l'Espresso del Levante, direttissimo Milano-Lecce, classificato, come si usava in quel tempo per i treni "titolati", non più coi numeri ma con le lettere LP/PL, ovvero Lombardia-Puglia e viceversa. Invero il nuovo treno rappresentava l'evoluzione di un 'altra coppia di direttissimi, i treni DD 450/451 che già prima della guerra, e poi dal 1949 e sino al 1953, collegavano la Lombardia con la Puglia, offrendo, oltre alle tre classi tradizionali, anche il servizio con carrozza letto e addirittura, nella prima parte del percorso da Milano a Bologna, anche una carrozza ristorante dove veniva servita la cena. I tempi di percorrenza di questo direttissimo, a tutti gli effetti il padre dell' Espresso del Levante, erano di tutto rispetto se si considera che prima della guerra l'intera distanza tra Lecce e Milano, di ben 1018 chilometri, veniva percorsa in sedici ore, alla rispettabile media di oltre 60 km/h, velocità di tutto rispetto se si considera che prima della guerra i 595 chilometri da Ancona a Lecce erano ancora eserciti in trazione a vapore. Nel dopoguerra i tempi di percorrenza di questa coppia di Direttissimi salì a ben 19 ore a causa delle precarie condizioni delle linee dopo le devastazioni belliche, ma con la trasformazione in Espresso del Levante il tempo di percorrenza di questa coppia di treni tornò al di sotto delle 16 ore. L'Espresso del Levante lasciava infatti le tettoie della grande stazione Centrale di Milano alle 18:45 per raggiungere la stazione di Lecce alle 10:48 del mattino seguente; durante il percorso espletava servizio ristorante fino a Bologna con l'apposita carrozza, e servizio letti con una o più carrozze CIWL, a seconda del periodo dell'anno. A Foggia, il mattino successivo alle 5:44, le carrozze di terza classe erano sganciate e messe in composizione al diretto 911 che proseguiva effettuando tutte le fermate fino a Lecce, dove invece il direttissimo giungeva alle 10.48, con le sole fermate di Bari e Brindisi. Nei primi anni Sessanta, l'Espresso del Levante entra in quella che può essere definita come la sua migliore stagione, sia dal punto di vista del prestigio, per via dei servizi offerti, che per la tipologia delle carrozze, tutte a carrelli e vestiboli d'estremità, dei Tipi 1921, 1937, 1946 e 1955, nella loro classica livrea castano-isabella. I tempi di percorrenza subiscono una ulteriore riduzione, e la percorrenza complessiva si attesa intorno alle 14 ore e mezza; la partenza dalla Centrale è posticipata alle 20:55 e l'arrivo a Lecce è previsto per le 11:12; inoltre è istituita una sezione per Taranto, che, sganciata dal convoglio principale nella stazione di Bari, arriva a destinazione alle 11:35. Le possibilità di viaggio per i tanti utilizzatori del treno aumentano significativamente e, dimenticata la terza classe, soppressa ormai dal Giugno 1956, oltre al servizio di carrozza letti effettuato con le nuove e inusuali Tipo P a cassa di acciaio inossidabile, sono rese disponibili anche nuove carrozze a cuccette, sia di prima che si seconda classe.
Il treno PL in partenza da Lecce prevedeva in testa una carrozza letti tipo P (i giorni 1-3-5-6), seguita da due carrozze a cuccette, una mista e una 2^ classe, quattro carrozze ancora di 2^ e infine una l^ classe. Alla trazione una D.341 (da Lecce a Bari), sostituita poi nei primi anni settanta da una D.443. A Brindisi, in determinati periodi dell'anno era aggiunta in coda una mista FS (o in alternativa una ex PLM delle SNCF) in servizio Brindisi Marittima - Paris Gare de Lyon. A Bari avveniva il cambio trazione. La locomotiva elettrica titolare, E 428 sino al 1963/1964, e poi un'immancabile E.646 di entrambe le serie, provvedeva a completare la composizione dell' Espresso del Levante portandosi in testa insieme al bagagliaio-posta, una 1^ classe, una 2^ cuccette ed una 2^ con comparto ristoro, in servizio da Bari a Milano. A Bari veniva agganciata anche la sezione nel frattempo giunta da Taranto. Questa era costituita da tre carrozze di 2^ classe, una cuccette sempre di 2^, dalla WL tipo P (nei giorni 2-4-7) e da una 1^ classe.
Insomma, un rispettabile convoglio da 17 vetture, di oltre 900 tonnellate! Nel 1973/74 il treno perdeva la sigla letterale, pur continuando ad essere denominato Espresso del Levante, acquisendo la numerazione 509/510, con una composizione sostanzialmente invariata, ma con un significativo guadagno nei tempi di percorrenza: 13 ore e 15 minuti in entrambi i sensi. La "rivoluzione" introdotta con i treni TEE interni, portò ad un ridimensionamento dei servizi notturni, tanto che nei primi anni ottanta, dell’Espresso del Levante, con numerazione 510/515, rimaneva solo il nome e tante "belle" carrozze X, senza neppure una WL né una cuccette, in partenza solo da Lecce e con postale e carrozze aggiunte a Bari. |
Piero |
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Piero Chionna
Italy
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Piero Chionna
Italy
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Posted - 12 June 2011 : 14:24:33
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quote: Originally posted by Piero Chionna
Il testo è tratto dal documento allegato al set di carrozze "Espresso del Levante" prodotto dalla ACME:
Espresso del Levante:
Nei primi anni Sessanta, l'Espresso del Levante entra in quella che può essere definita come la sua migliore stagione, sia dal punto di vista del prestigio, per via dei servizi offerti, che per la tipologia delle carrozze, tutte a carrelli e vestiboli d'estremità, dei Tipi 1921, 1937, 1946 e 1955, nella loro classica livrea castano-isabella. ............................................................................................................................................ Il treno PL in partenza da Lecce prevedeva in testa una carrozza letti tipo P (i giorni 1-3-5-6), seguita da due carrozze a cuccette, una mista e una 2^ classe, quattro carrozze ancora di 2^ e infine una l^ classe. Alla trazione una D.341 (da Lecce a Bari), sostituita poi nei primi anni settanta da una D.443. A Brindisi, in determinati periodi dell'anno era aggiunta in coda una mista FS (o in alternativa una ex PLM delle SNCF) in servizio Brindisi Marittima - Paris Gare de Lyon. A Bari avveniva il cambio trazione. La locomotiva elettrica titolare, E 428 sino al 1963/1964, e poi un'immancabile E.646 di entrambe le serie, provvedeva a completare la composizione dell' Espresso del Levante portandosi in testa insieme al bagagliaio-posta, una 1^ classe, una 2^ cuccette ed una 2^ con comparto ristoro, in servizio da Bari a Milano. A Bari veniva agganciata anche la sezione nel frattempo giunta da Taranto. Questa era costituita da tre carrozze di 2^ classe, una cuccette sempre di 2^, dalla WL tipo P (nei giorni 2-4-7) e da una 1^ classe.
PL "Espresso del Levante" Lecce- Milano Centrale Composizione elaborata sulla base del documento allegato alla confezione Acme:
Bagagliaio-Posta Bari-Milano
1^ cl Bari-Milano
CC 2^ cl Bari-Milano
2^ cl Bari-Milano
2^ cl Taranto-Milano
2^ cl Taranto-Milano
2^ cl Taranto-Milano
CC 2^ cl Taranto-Milano
1^ cl Taranto-Milano
WL Lecce-Milano
CC 1^/2^ cl Lecce-Milano
CC 2^ cl Lecce-Milano
2^ cl Lecce-Milano
2^ cl Lecce-Milano
2^ cl Lecce-Milano
2^ cl Lecce-Milano
1^ cl Lecce-Milano
1^/2^ cl Brindisi Marittima - Paris Gare de Lyon (in alternativa 1^/2^ cl FS)
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Piero |
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Piero Chionna
Italy
8640 Posts |
Posted - 18 June 2011 : 11:53:02
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Da Brindisi C.le a Bari C.le
oppure
WL Lecce-Milano
CC 1^/2^ cl Lecce-Milano
CC 2^ cl Lecce-Milano
2^ cl Lecce-Milano
2^ cl Lecce-Milano
2^ cl Lecce-Milano
2^ cl Lecce-Milano
1^ cl Lecce-Milano
1^/2^ cl Brindisi Marittima - Paris Gare de Lyon (in alternativa 1^/2^ cl FS)
Piero |
Piero |
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Enrico Ferrari
Italy
1538 Posts |
Posted - 18 June 2011 : 16:38:56
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Piero il tuo ultimo post mi ha distrutto !! Volendo riprodurre il convoglio in partenza da Lecce proprio questa settimana ho acquistato una D341, ne avevano due in negozio: una prima serie ed una seconda serie verde ed isabella. Dovendo fare una scelta ho preso la seconda http://www.marklinfan.com/public/Enrico%20Ferrari/D341.jpg ho sbagliato vero!!! PS Ottime le schede con le cartoline delle località di partenza ed arrivo !! |
Enrico |
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Piero Chionna
Italy
8640 Posts |
Posted - 18 June 2011 : 17:38:52
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Ciao Enrico, tranquillizzati, non hai sbagliato. Il convoglio è verosimilmente ambientato negli anni in cui venivano consegnate le prime D.341 di seconda serie, mentre la livrea "castano" conviveva con la "castano-isabella".
http://www.marklinfan.it/documenti/nem814.pdf
Piero
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Piero |
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stefano papeo
Italy
3 Posts |
Posted - 03 July 2011 : 12:11:35
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Ciao a tutti Sono confuso, vorrei finalmente terminare la composizione di questo convoglio ma ognuno dice la sua e onestamente faccio fatica. Ultimi acquisti effettuati: E428 I serie e carrozza ristorante bar di Acme, ora vorrei capire cosa altro vi posso aggiungere per renderlo importante e massiccio , ho' visto la carrozza francese nelle Vs foto, e le carrozze castano,ma mi hanno detto alcuni "esperti "che il castano non va bene, ma invece a me sembra il contrario. Aiutatemi grazie
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Stefano |
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Piero Chionna
Italy
8640 Posts |
Posted - 03 July 2011 : 15:41:06
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Ciao Stefano, dovresti indicare il periodo in cui intendi ambientare il convoglio e il tipo di carrozza ristorante che hai acquistato. La composizione che trovi in questa discussione è verosimilmente riconducibile al convoglio in servizio nei primi anni '60. In quegli anni il suo orario non rendeva necessario l'utilizzo della carrozza ristorante perchè il treno, in entrambe le direzioni, partiva in serata, dopo il normale orario di cena, e arrivava a destinazione in mattinata.
Piero
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Piero |
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stefano papeo
Italy
3 Posts |
Posted - 03 July 2011 : 16:32:40
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Ciao Piero io intendo ambientarlo appunto nei primi anni 60 ecologia perché l'acquisto della 428, ed il set di cui dispongo e' quello dell'Acme con l'aggiunta della ristorante bar e di una seconda tipo 37000. Ora mi piacerebbe inserire la carrozza straniera e magari altre due vagoni compatibili,in modo tale da renderlo imponente. Grazie |
Stefano |
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Piero Chionna
Italy
8640 Posts |
Posted - 03 July 2011 : 16:56:18
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quote: Originally posted by stefano papeo
Ciao Piero io intendo ambientarlo appunto nei primi anni 60 ecologia perché l'acquisto della 428, ed il set di cui dispongo e' quello dell'Acme con l'aggiunta della ristorante bar e di una seconda tipo 37000. Ora mi piacerebbe inserire la carrozza straniera e magari altre due vagoni compatibili,in modo tale da renderlo imponente. Grazie
In questo caso il castano/isabella può convivere con il castano, ma la carrozza ristorante/bar non andrebbe utilizzata. La E428 di prima serie era regolarmente impiegata alla trazione dell'Espresso del Levante.
Piero |
Piero |
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Piero Chionna
Italy
8640 Posts |
Posted - 03 July 2011 : 17:47:51
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"La nostra storia", dal sito de "La Gazzetta del Mezzogiorno"
Anno 1958
....Dai primi di settembre e fino alla prima decade di ottobre, Giuseppe Gorjux va a Milano sei volte. Ed ogni volta fa un’esperienza quasi allucinante. Eppure, ogni volta che arriva a Milano o a Bari, stanco, assonnato e moralmente distrutto da oltre dodici ore di viaggio infernale, riesce a scuotersi, a scacciare i pensieri più ostili, a rifiutare di credere che una corsa in treno possa tramutarsi in un incubo. Sarà a causa della Fiera, dice a se stesso, è impossibile che viaggi così, possano essere... normale amministrazione. Passa la Fiera, passa settembre e, il 7 ottobre, Gorjux fa la sua ultima ‘traversata’. Ormai non ci sono più dubbi: andare da Bari a Milano, e viceversa, è davvero un viaggio allucinante e il 12 ottobre, scrive: Nessuno, finora, ha disconosciuto la rilevanza del collegamento ferroviario Bari-Milano con l’Espresso del Levante, e nessuno può disconoscere che si tratti del collegamento peggio servito dell’intera rete nazionale. Stabilito in via sperimentale, l’Espresso, aveva viaggiato sempre affollato, cioè aveva avuto pieno successo, e perciò... si voleva sopprimerlo. Fu necessaria una mezza battaglia per conservarlo: intervento della Gazzetta, interrogazioni parlamentari, pressioni sul ministro dei trasporti, ecc. Nonostante tutto, l’Espresso viaggia sistematicamente con le peggiori e più antiquate vetture che sia possibile reperire. Gli scomparti di prima classe sono pochissimi mentre abbondano le scomodissime seconde a sei posti elevate al rango di prima. Le seconde classi fanno paura: comprendono addirittura sedili di legno! Sono affollate al punto che non è raro il caso di gente seduta sulle valige o addirittura sdraiata per terra! Lo stato dei gabinetti è indecente e rivelano senza possibilità di dubbio una manutenzione ed un servizio di pulizia pressoché inesistenti.....
Piero |
Piero |
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